Fiorentina-Atalanta 3-1: L'ex Pazzini colpisce sul filo di lana

* Goal.com *

Anche di sabato pomeriggio l’Artemio Franchi offre la consueta cornice di pubblico, contribuendo non poco a riscaldare l’atmosfera. Nel ‘formaggino’ spiccano un migliaio di tifosi atalantini attentamente scortati dalle forze dell’ordine dopo i gravi incidenti di diciotto mesi fa. Prandelli si affida ai titolari, o almeno a quelli che ce la fanno. In attacco Pazzini è affiancato da Mutu e Jorgensen, mentre Santana e Toni, che ha ancora fastidio al metatarso, si accomodano in tribuna. Riccardo Montolivo da Caravaggio è preferito a Blasi sulla destra. Anche Colantuono opera un cambio rispetto alla formazione di domenica scorsa: rinuncia a Bernardini e Talamonti scegliendo Tissone e Loria. In campo ben tre ex: Montolivo, Pazzini e Ariatti.   Partenza sprint dei viola che in meno di un minuto si fabbricano due occasioni con gli affondi di Jorgensen e Montolivo non sfruttati dai compagni. Gli orobici rispondono mettendo fuori il muso un paio di volte ma senza creare pericoli: i tiri di Ventola e Migliaccio sono velleitari. Al 7’ Loria entra con rudezza, salvando in spaccata su Kroldrup, anticipato proprio al momento del tiro su magistrale sventagliata di Pasqual. Il danese subisce uno stiramento e costringe Prandelli all’avvicendamento con Gamberini. I ritmi si abbassano subito e l’Atalanta s’impadronisce di tutti gli spazi del campo, mentre i viola si affidano a trame estemporanee e all’estro di Mutu, che va più che volentieri al tiro anche da lontano. Il gioco fisico e i cross dalle fasce sono la chiave di volta del vantaggio bergamasco. Al 24’ Ferreira Pinto si conquista una punizione a ridosso della bandierina di destra: Doni l’appoggia al centro con dolcezza, Tissone sbuccia, Pasqual tocca involontariamente col braccio e Giulio Migliaccio, con un tocco in spaccata d’esterno destro, infila Frey (immobile) sul palo più vicino. Da una mischia all’altra: la reazione della Fiorentina non si fa attendere, e al 26’ raggiunge subito il pari dopo una bella azione sulla destra di Ujfalusi. Il ceco crossa al bacio per Pazzini che incorna sul muro di Calderoni; in agguato c’è Adrian Mutu che controlla e si coordina alla perfezione per la staffilata bassa dell’1-1, solo toccata da Loria appostato sulla linea di porta. Due azioni concitate ed è tutto punto e daccapo. I viola ora spingono con determinazione maggiore: dieci minuti più tardi Jorgensen non sfrutta una respinta corta della difesa atalantina dopo l’ennesima incursione di Pasqual sulla fascia sinistra. Non è proprio la giornata dei danesi dato che anche il buon Martin dopo un contrasto subisce un colpo all’orecchio che riscalda gli animi e costringe Prandelli a giocarsi il secondo cambio a fine primo tempo: dentro Reginaldo. L’arbitro non contribuisce alla serenità degli animi lasciando impunita un’entrataccia di Tissone proprio sul nuovo entrato, poi ignora un tuffo di pancia di Mutu (esattamente a metà tra rigore e simulazione) ma gli permette di andare al tiro con l’uomo a terra. Doni, il migliore dei suoi anche al tiro, si becca un’ammonizione per proteste.Anche la ripresa si apre su ritmi alti. Fiorentina e Atalanta sono apprezzate per la resistenza fisica, e non deludono le attese. Prima Donati non inquadra lo specchio, poi un guizzante Pazzini impegna centralmente Calderoni. Dopo un infortunio muscolare deve dare forfait anche Bellini, sostituito da Colantuono con Adriano, mentre Loria si fa apprezzare di più in attacco che in marcatura su Reginaldo. Al 55’, dopo una telefonata di Tissone, la Fiorentina si costruisce un’occasione splendida sull’asse Mutu-Pazzini: il diagonale rasoterra dell’attaccante di Pescia termina la sua corsa a un palmo dal montante. Un minuto dopo il rumeno è toccato sul ginocchio da Adriano, ma per la gioia di Prandelli resiste e resta in campo. I viola crescono e al 61’ Pazzini, su grande assist di Donadel, prima impegna Calderoni di sinistro, resta in piedi e poi ci riprova con un tocco sotto  che trova l’esterno della rete, dando solo l’illusione del gran gol. Un minuto dopo è ancora Pazzini a provarci: sul cross dalla destra di Liverani svetta più in alto di tutti ma il suo terzo tempo accarezza il secondo palo a Calderoni battuto. Donati risponde ma Frey è attento e abbranca in presa. Ormai però è un assedio viola: Mutu segna a gioco inspiegabilmente fermo, Ujfalusi spreca un bell’invito di Liverani, Reginaldo sbaglia il cross e quasi trova la porta, poi è egoista e spara sul fondo un bell’invito in profondità, ma la stanchezza spegne gli attacchi viola proprio in fase conclusiva, con le polveri bagnate di Pazzini e Reginaldo a tramutare in cenere un gioco vivace ma spesso fumoso. Dal canto suo l’Atalanta si difende, tiene botta e prova a rispondere colpo su colpo, con un gioco ruvido ma efficace. Al 90’, quando non ci crede quasi più nessuno, i viola trovano il meritato gol del vantaggio con il grande ex, Gianpaolo Pazzini. L’imbeccata vincente è un’illuminazione di Montolivo, la strenua opposizione di Calderoni respinge al mittente la prima conclusione, ma Pazzini non molla, controlla di petto, rientra sul destro e lo trafigge con un tiro basso e potente. L’Atalanta si sbilancia alla ricerca del pari e la Fiorentina ne approfitta per realizzare il terzo gol: al 94’ Donadel pesca Pazzini che scatta sul filo del fuorigioco, elude Doni con un bel dribbling e batte ancora Calderoni con un rasoterra secco e incrociato. Per i viola una vittoria meritata e i primi tre punti veri della stagione. Per i nerazzurri una buona prova di resistenza fino al crollo finale.       Daniele ChitiTabellinoFIORENTINA – ATALANTA 3 – 1 MARCATORI: Migliaccio-25’, Mutu-26’, Pazzini-90’, Pazzini-94’FIORENTINA (4-3-3): Frey 6; Ujfalusi 6,5, Kroldrup sv (13’ Gamberini 6), Dainelli 6, Pasqual 6; Montolivo 6,5, Liverani 7 (91’ Pazienza sv), Donadel 7; Jorgensen 5,5 (44’ Reginaldo 6), Pazzini 7,5, Mutu 7. All. Prandelli 7ATALANTA (4-4-1-1): Calderoni 6,5; Bellini 6,5 (49’ Adriano 5), Rivalta 5,5, Loria 6, Ariatti 6; Ferreira Pinto 6, Migliaccio 7, Donati 6,5, Tissone 6,5 (76’ Abeijon sv); Doni 7; Ventola 5 (71’ Soncin sv). All. Colantuono 6,5ARBITRO: De Marco di Chiavari 5,5AMMONITI: Migliaccio, Doni, Abeijon, Pasqual