
Parma - Le statistiche servono.
E Zac, guardando il tabellone del Tardini alla fine di Parma-Torino, continua a
odiare quella che lo accomuna ai gialloblù. Sette sconfitte nelle sue ultime
sette partite in Emilia, nessun gol fatto. Quello che lo castiga stavolta è
giovane, speranzoso, ha voglia di emergere e regalare la salvezza ad un Pioli
molto meno in bilico di quanto fosse prima del match: Giuseppe Rossi.
Tifosi gialloblù che chiamano
all'unità, tifosi granata che agitano le loro sciarpe. Emiliani che disegnano
una "A" grande tutta la curva col monito "Lottiamo per restarci", torinisti che
strizzano l'occhiolino all'Europa. Si parte con qualche sorpresa di formazione:
Pioli non convoca Contini, manda in campo Perna e schiera il 3-4-1-2, mentre
Zaccheroni lascia a casa l'influenzato Di Loreto in luogo di Brevi, dando
un'altra chance a Fiore e Muzzi ("Non sono uno che può giocare solo trenta
minuti", aveva detto in settimana l'attaccante romano).
La vera attrazione del giorno,
però, è un fringuellino di nome Giuseppe Rossi. Un tipetto che finora era stato
spiato su Sky e che, tornando "a casa" dopo i due anni al Man Utd, fa capire che
c'è gente giovane dal cognome italiano da poter inserire nella pagina delle
figurine Panini alla voce "campionissimi". Salta l'uomo, prova il tiro, ha la
personalità per giocarsi la carta "numero" su Brevi, insomma, un giocatore vero
che diventa ancor più importante se guardi la sua carta d'identità: è nato nel
1987. Basta e avanza per dare un buon motivo di speranza ai tifosi del Parma,
ottimi nel sostegno alla squadra e che hanno bisogno (come rimarcato da diversi
striscioni esibiti sugli spalti) di una società. Anche il Toro ha un
campioncino, si chiama Ale Rosina e con un paio di accelerazioni ed idee mette
in tilt la difesa ducale, una delle quali consente a Muzzi di sparare
sull'esterno della rete di Bucci. Pioli rischia lasciando un marcantonio come
Paci dalle sue parti anche se l'ex ascolano dà ragione al tecnico costringendo
"Rosinaldo" ad emigrare nella zona di Perna, scambiandosi il raggio d'azione con
Fiore, meno brillante rispetto alla sfida di sette giorni fa con l'Inter. Morfeo
prova il fendente tra una falciata e l'altra (De Ascentis e Barone gli autori),
Zaccheroni chiede agli esterni Comotto e Balestri di stare più alti, Budan
sveste i panni del finalizzatore, sfiorando comunque il gol al 20', per fare il
suggeritore del fringuello con la maglia numero otto. Nulla di questo basta, il
tabellino rimane illibato, nonostante la volontà (più del Parma che del Toro)
sia quella di esultare.
Nessun cambio ad inizio ripresa,
Comotto continua a fare l'ala contro Castellini anche se di occasioni vere e
proprie non ce ne sono. Rossi è ancora in palla, Cioffi deve stenderlo sulla
destra per fermarlo e Mazzoleni lo grazia. Sulla punizione è ancora il talentino
ex diavolo rosso a provare a pescare l'incrocio: fuori di poco. Di azioni
pericolose, fino al 60', ce ne sono ben poche e bisogna attendere che le due
squadre si allunghino per sperare di annotare qualcos altro sul taccuino. Sul
cross di Comotto (62'), Castellini la tocca col braccio ma ha ragione Mazzoleni:
l'ex giocatore del Betis ha l'arto in posizione congrua, il fatto che non sia
calcio di rigore non è poi così scandaloso. Nel tam tam degli errori di
impostazione, Bolano riesce a dare continuità alla sua ottima prova, scagliando
un fendente in mezzo all'area su cui Rossi prova a tuffarsi sfiorando
l'appuntamento con la storia di un nulla. Zac ridisegna il Toro: Gallo va al
fianco di Barone a metà campo, Rosina fa l'unico rifinitore e Stellone va a
sostituire da puntero Muzzi. Serve? No, perchè nel primo tempo uno dei ventidue
aveva dato avvisaglia di voler finire in copertina e in copertina finirà, visto
ciò che ha fatto al 75'. Welcome back Giuseppe Rossi, stop di suola,
superdribbling su Balestri, De Ascentis e Franceschini e sinistro vincente. Là
dove giocava fino a qualche giorno fa, avrebbero detto: "What a goal!". Uno a
zero. Parma esplode (e spera). Scocca l'ora di Abbruscato, il Toro ci prova con
due punte e Gallo (altro nuovo entrato) prova a disegnare una giocata super
senza fortuna. Stessa sorte per Franceschini, che fa la bicicletta chiamando
Bucci alla presa bassa. A dare il via al tempo di recupero è il battibecco tra
Morfeo e Rosina (col granata a terra dopo una scivolata del parmense), e a
chiuderlo invece è la notizia del giorno in Emilia: il Parma torna alla vittoria
dopo quasi tre mesi, e non solo. Ha con la maglia gialloblù un campioncino da
sfruttare per sei mesi. Lo ripetiamo: welcome back Giuseppe
Rossi.
Daniele
Perticari
Il
tabellino
Parma-Torino 1-0 (primo tempo
0-0)
Reti: 75' Rossi
(P)
PARMA (3-4-1-2): Bucci 6; Paci
6.5, Couto 6.5, Perna 6; Ferronetti 6, Grella 6.5, Bolano 7 (76' Dessena 6),
Castellini 6; Morfeo 6; G.Rossi 7.5 (83' Muslimovic sv), Budan 6.5. A. disp:
Virgili, M.Rossi, Bocchetti, Gasbarroni, Savi. All. Pioli
6.5
TORINO (3-4-2-1): Taibi 6; Brevi
5.5, Cioffi 5.5, Franceschini 5; Comotto 6, Barone 5.5 (78' Abbruscato sv), De
Ascentis 5.5, Balestri 5; Rosina 6, Fiore 5.5 (70' Gallo); Muzzi 5.5 (70'
Stellone). A disp: Fontana, Ogbonna, Pancaro, Lazetic. All. Zaccheroni
5.5
ARBITRO: Mazzoleni di
Bergamo
AMMONITI: Perna (P), Cioffi (T),
Barone (T), Franceschini (T), Castellini (P), Bolano (P) per gioco
falloso