Uno sguardo sul mondo: Coppe nazionali a Lokomotiv Mosca e Dinamo Kiev

* Goal.com *

In Russia si è disputata la finale della Coppa nazionale con il successo della Lokomotiv Mosca che ha battuto 1-0 i concittadini dell’FK Mosca. Il gol partita è arrivato nei tempi supplementari grazie al tocco vincente dello scozzese Garry O’Connor dopo uno stupendo assolo di Dmitry Sychev che ha messo in condizione il compagno di segnare con un semplicissimo tap-in.Anche in Ucraina si è assegnata la coppa Nazionale e la Dynamo Kiev ha conquistato il quarto successo consecutivo battendo per 2-1 i rivali storici dello Shaktar Donetsk in una finale contraddistinta dai gravissimi scontri dentro e fuori lo stadio fra le tifoserie e le forze dell’ordine. La partita è stata decisa da un uno-due micidiale a metà del secondo tempo firmato Kleber-Gusev, prima che Elano segnasse il gol della bandiera per gli uomini di Lucescu. A questo punto l’ennesimo double per la squadra della capitale appare cosa quasi certa, a due giornate dalla fine del campionato.Double che è già stato completato in Croazia dalla Dinamo Zagabria che, dopo il campionato, ha conquistato anche la Coppa, superando lo Slaven Belupo che ha comunque fatto patire non poco i campioni. Dopo la vittoria della Dinamo per 1-0 all’andata, il ritorno si è chiuso, infatti, sull’uno a uno al termine di un match molto combattuto in cui la squadra meno quotata era andata in vantaggio con un rigore di Mumlek che aveva così pareggiato lo svantaggio dell’andata. Ma ad un minuto dalla fine, colui che aveva causato il rigore, Gordon Schildenfeld, ha dato la Coppa alla Dinamo con un superbo stacco aereo che non ha lasciato scampo al portiere avversario. Tempo di finale di Coppa anche in Romania, dove la terza squadra di Bucarest, il Rapid, ha sconfitto con un secco 2-0 la Politechnica Timisoara. Al termine di una partita dominata e chiusa dalle reti di Buga e Zicu. In Polonia, invece, lo Zaglebie Lubin ha vinto il secondo scudetto della sua storia – dopo quello del 1991 - in una drammatica giornata finale, vincendo 2-1 sul campo dei campioni uscenti del Legia Varsavia, finendo così avanti di un solo punto sulla grande sorpresa stagionale, il Belchatow. Dopo le reti nel primo tempo di Wlodarczyk ed Arboleda che avevano fissato il risultato sull’1-1, al 75’ è arrivato il gol partita di Michal Stasiak che ha dato il titolo agli orange, allenati da Czeslaw Michniewicz. Per la squadra di Lubino sarà la seconda partecipazione alla Champions, dopo l’esperienza del 1991-92, quando venne eliminata al primo turno dai danesi del Broendby, e un’occasione, se supererà i preliminari, magari di incontrare nuovamente il Milan dal quale venne travolto undici anni fa in Coppa UEFA con un complessivo 8-1 nei trentaduesimi di finale. Retrocede tristemente una grande storica del calcio polacco, il Pogon Stettino, insieme al Plock condannato alla retrocessione in seconda divisione dalla sconfitta con l’Arka Gdynia ed al Gornik Leczna.Da segnalare, infine, l’assegnazione del primo scudetto della storia del neonato Montenegro. Ad aggiudicarselo è stato lo Zeta Golubvci che ha battuto 2-0 nell’ultima giornata il Berane e lasciandosi così definitivamente alle spalle il favorito Buducnost Podgorica, già squadta di discreto blasone ai tempi della Jugoslavia unita. Tempi che, ormai, non esistono più in un’Europa orientale sempre più vicina, anche calcisticamente, al modello occidentale.Matteo Asquasciati