Zavarov, un triste tramonto: licenziato e anche ubriaco

* Goal.com *

Boniperti nel 1988 l’aveva scelto per la Juve poiché pensava, dopo avergli visto fare mirabilie con la Na­zionale sovietica agli Europei tedeschi, di affidargli la diffi­cile, proibitiva eredità di Platini dopo il clamoroso falli­mento di Magrin. Aleksandr Sasha Zavarov avrebbe dovu­to far sognare i tifosi bianconeri, ma il piccolo zar di Luhan­sk - com’era stato soprannominato - fu rispedito a casa do­po due stagioni deludenti. Sette gol in 60 partite il suo bi­lancio juventino dove solo in pochissime, sporadiche occasione fece intravvedere lampi di classe. A Torino non riuscì ad ambientarsi né a imparare bene l’italiano: una ra­rità per la gente dell’Est che - vedi per esempio gli altri ex bianconeri Boniek e Alejnikov - ha connaturata la predi­sposizione ad apprendere le lingue straniere.Ceduto dalla Juve ai francesi del Nancy, Zavarov ha concluso la carriera agonistica fra i dilettanti del Saint Dizier da cui, nel ’95, ha cominciato quella di allenatore. Nel 2003 ha guidato gli sviz­zeri del Wil. L’anno dopo è finito addirittura in Kazakistan per allenare l’Astana, quindi nel 2005 è rientrato in Ucrai­na a dirigere il Metalist e l’anno scorso eccolo all’Arsenal Kiev. Due settimane fa è stato cacciato per una serie disa­strosa di sconfitte: 8 nelle ultime 10 gare. L’Arsenal è piom­bato in piena zona retrocessione e così il nuovo presidente Rabotinovich ha affidato i blu al tecnico Grozny che ha su­bito vinto la decisiva sfida col Karpaty riportando a galla una barca che stava affondando. Zavarov è stato visto pas­seggiare barcollando nel centro di Kiev, ubriaco fradicio, con una bottiglia di vodka celata in una borsa per la spesa...Fonte: TuttoSport