
La grande prestazione di Fabio Quagliarella in Lituania non stupisce Walter Novellino, il tecnico che ha saputo valorizzarlo alla Sampdoria. «È un ragazzo di un’umiltà incredibile - ha spiegato il neo allenatore del Torino a Radio Radio - però vuole arrivare e con il lavoro si è conquistato tutto. Prima giocava molto lontano dalla porta, con me ha fatto un lavoro specifico ed in più stava delle ore in campo per migliorare. Donadoni faceva bene a dirgli di decentrarsi molto perché lui quando riceve palla largo e poi entra, fa molto male agli avversari».In pratica l’identikit perfetto di quello che Novellino sta cercando: «Proverò a portarlo a Torino? E perché no? Sarebbe un ritorno a casa anche per lui, però bisogna dirlo alla Sampdoria». Un sogno proibito, condiviso però dalla tifoseria granata che vide il suo più promettente gioiello sparire con il fallimento. Finì all’Ascoli, e durante la sfida con la Samp stregò Novellino: «Lo vidi e dissi ”Ma quanto è forte?”. Così, quando entrò nella trattativa con l’Udinese, comproprietaria, e Marotta mi chiese che ne pensassi dissi di prenderlo al volo. A Genova ha trovato la città e... l’allenatore giusto per esplodere». E giù una sana risata.