Dal macchinone nero che si posiziona davanti all'Hotel
Miami Beach, quattro stelle di Milano Marittima, pensione
completa 98 euro, si materializza Roberto Baggio. È lui o non è
lui? È lui o non è lui? Certo che è lui. L'ex Divin Codino
del calciatore ha solo la tracollina firmata. Niente di più. Un
sottile filo di pancetta lo rende umano, quasi uno di noi. Roberto Baggio ha scelto da tempo di non rilasciare
interviste. Si richiama a un concetto di Michel Platini, «A
parlare spesso si finisce per dire delle banalità». Giusto. Ma
l'idea di cui il campione di Caldogno, oggi residente ad
Altavilla Vicentina, è diventato prigioniero è quella di far
vivere i suoi tanti fan nel ricordo. «Ha sempre preferito
parlare sul campo, coi fatti» confida la moglie Andreina che
qualche «dritta» ce la dà, proprio prima di andare a cercare un
ristorante che faccia della piadina buona e del pesce di
qualità. Baggio non chiede di più. Desidera che la gente lo
ricordi riguardando le immagini, ripensando a quello che è
stato: uno straordinario numero 10.Lui è un quarantenne
semplice, che si occupa dei figli, che combatte con le
preoccupazioni di un padre che ha una figlia di 16 anni che di
Robibaggio se ne infischia e comincia a stare per conto suo.
Infatti, Valentina è l'unica della famiglia che manca
all'appello nella breve vacanza. Al calcio Roberto Baggio, da quando
ha detto basta, pensa poco. Lo disse anche la sera del 18
febbraio alla festa dei 40 anni. E forse proprio questo è il
motivo per cui ha sceltodi non parlare «ufficialmente» neppure
coi giornalisti che gli sono amici. Non lo ha fatto neppure per
il nuovo quotidiano sportivo a cui ha prestato
«l'immagine». Solo l'immagine. L'ex numero 10 non
ha più indossato le scarpette da calcio. «Mai». Riesce a evitare
la pancetta, che è minima, con lunghe corse. Gli basta così. Non
vede Milan, Inter, Juve. «Una sola squadra segue: il Boca», ci
rivela Andreina. Per il club più importante d'Argentina va
matto. È una passione che è cresciuta con le assidue
frequentazioni venatorie. Oggi Baggio fa sempre il
cacciatore, ma soprattutto il papà di 3 figli, che porta ai
concerti di Zucchero, al mare di Milano Marittima. Come un
normale impiegato. A noi è piaciuto anche così.Fonte: Gazzetta dello Sport