Il Sole 24 Ore
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6 ottobre 2008

IMPRENDITORI / Eclettici e dinamici: il binomio vincente dei giovani capitani

di Augusto Grandi

Un imprenditore ha l'obbligo dell'ottimismo, a maggior ragione se è giovane. E Riccardo Benso, vicepresidente dell'Albasider ed ex presidente del gruppo giovani di Confindustria Alessandria, è giovane (34 anni) ed è un imprenditore di successo in un'azienda che opera nel settore siderurgico. Non stupisce, dunque, che la sua analisi della realtà alessandrina sia sostanzialmente positiva. «Il Piemonte nel suo complesso - spiega Benso - è più dinamico rispetto alla media italiana. E il nostro territorio non fa eccezione. Le competenze scientifiche vengono valorizzate, a partire dai settori della plastica e della chimica». Benso aggiunge che ad Alessandria non si sono neppure registrati particolari problemi per i passaggi generazionali nelle aziende, a differenza di quanto avvenuto altrove.

La dimostrazione di un ricambio generazionale riuscito la offre Chiara Soldati, da dieci anni al vertice della Scolca, azienda vitivinicola che produce circa mezzo milione di bottiglie di Gavi all'anno. Chiara, 34 anni, riesce a conciliare il ruolo di moglie e madre con gli impegni in azienda, che la portano a seguire tutta la commercializzazione all'estero. Senza dimenticare la presidenza del Movimento del turismo del vino. Ad aiutarla c'è anche la madre Luisa, ma l'impegno resta notevole. Così come sono importanti i risultati ottenuti, con il Gavi La Scolca sulle tavole di Hollywood e della regina Elisabetta.
Successi come quelli ottenuti da Fabio Rossello, 46 anni, dal 2003 alla guida della Paglieri come amministratore delegato: «Una grande tradizione, un grande nome e un rapporto tra qualità e prezzo che ha convinto i consumatori». E con una crescita del fatturato del 10%, che ha premiato le innovazioni volute da Rossello. Sia con l'ampliamento della gamma dei prodotti tradizionali per l'igiene personale e per la casa, sia con l'ingresso in nuovi settori, come quello degli ammorbidenti. E senza la paura di investire per crescere, con un ampliamento dello stabilimento alessandrino dove lavorano 150 addetti.

Anche Giorgio Re, 36 anni, gemmologo e responsabile della produzione della Recarlo di Valenza, è convinto che gli investimenti siano fondamentali. «È in costruzione - ricorda - la nuova sede, abbiamo ampliato le linee di prodotto e puntiamo ad acquisire maggiori quote di mercato, mantenendo sempre fede alla politica di mio padre, cioè impiegare materie prime di assoluta qualità per la realizzazione dei nostri gioielli». A partire dai diamanti. Ed è proprio lui a occuparsi della selezione delle materie prime come del controllo finale del gioiello.
Ma nel settore orafo opera anche la Coppo, guidata dal trentottenne Pier Giuseppe Ponzano. «Una delle nostre principali attività - precisa Ponzano - è il commercio dei metalli preziosi; le quotazioni di oro, argento, platino, palladio e rodio sono costantemente aggiornate grazie a collegamenti dedicati con le principali Borse internazionali». Ma l'azienda dispone anche di una fonderia e recupera i metalli preziosi dai residui delle lavorazioni in vari settori, nonché di un laboratorio per le analisi e di un reparto di raffinazione. L'entusiasmo del titolare e dei 28 dipendenti, in gran parte giovani, è un elemento importante per il successo della Coppo, che nel primo semestre di quest'anno ha visto il fatturato crescere del 20 per cento.

I giovani sono protagonisti anche alla Bonino (ex Tecno Vibrazioni): «L'età media dei nostri dipendenti è di 31 anni», spiega Alessandro Bonino, quarantenne presidente dell'azienda, che si occupa di sistemi di orientamento automatico. Ottanta dipendenti nella società capofila e altri 50 in una collegata fanno della Bonino uno dei due maggiori gruppi europei del settore, con 18 milioni di fatturato e il 40% di export. «Vendiamo soprattutto in Europa, ma siamo presenti in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Australia».
Rinnovamento generazionale anche per la Nigacalze, storico marchio di calze di qualità di Tortona. La proprietà - spiega Michela Marchese Patti, direttore marketing ed export - resta nelle mani della famiglia Gazzaniga, ma al padre Giovanni si sono affiancati i figli Massimo (amministratore delegato), Fabio (direttore vendite) e Antonella (stilista). Marchese Patti è impegnata a far conoscere un gruppo che spazia dalle calze più raffinate, personalizzate con le sigle di chi le indossa, sino alle calze con i colori e i marchi delle squadre di calcio, da quelle della linea benessere alle calze per neonati.

E se alla Nigacalze conciliano qualità e tifo sportivo, Adriano Benzi concilia la sua attività di responsabile della produzione alla Brc, azienda di automazione industriale di Acqui terme, di cui è socio con altri quattro amici, con un impegno da mecenate nel settore dell'arte. Da un lato la responsabilità di 65 dipendenti diretti più quelli dell'indotto, dall'altra la passione che lo porta a realizzare pregevoli cataloghi d'arte, a promovere mostre, a lanciare artisti. In fondo, però, le due attività hanno qualcosa in comune: «Noi non realizziamo prodotti di serie - spiega Benzi -, perché ogni macchina è unica, realizzata sulla base delle esigenze di ogni cliente». E i clienti arrivano da tutta Europa, ma anche dalla Cina e dall'India. Clienti attratti dai robot, ma forse anche appassionati d'arte.

6 ottobre 2008

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