Molti hanno mosso i primi passi nell'azienda di famiglia e adesso che si trovano nella cabina di regia puntano tutto sulle nuove tecnologie. Ma c'è anche chi partiva da zero e ha trovato la via del successo grazie a un'idea geniale. L'imprenditore emergente di Frosinone è sì deluso per la perdita della battaglia per il terzo aeroporto internazionale della regione, ma sa che non tutto finisce qui. La vera guerra si vince sul fronte dell'innovazione.
Per chi si addentra nell'area industriale di Frosinone per la prima volta non è facile trovare la Vona Costruzioni (30 milioni di fatturato, con 70 dipendenti). «Non amiamo farci troppa pubblicità», spiegano all'ingresso. Anche perché l'impresa è già conosciutissima nella zona. Michele Vona, 35 anni, l'amministratore unico, lavora nell'azienda da 15 anni. Fin da piccolo seguiva il padre architetto nei cantieri. Il nonno Armando è stato due volte sindaco di Frosinone e il primo fabbricato in cemento armato della città è stato costruito proprio dalla Vona nel 1927 (l'azienda è nata nel 1872). Ora Michele gestisce la Vona Costruzioni con criteri moderni e innovativi: ha creato una holding che controlla tre società (una di costruzioni, una di ingegneria e una immobiliare) e i geometri dal cantiere lavorano in rete con tutto l'ufficio.
Ha radici nell'800 anche la Cartotecnica Reali, nata come fabbrica di seta e ora specializzata nella stampa per la produzione di carta da regalo, imballaggio flessibile in carta e film plastici. Guja Reali (che ha affiancato, insieme al fratello Achille, il padre Umberto nella gestione) ha 30 anni ed è in azienda da quando ne aveva 25. È responsabile Qualità e segue la parte commerciale. Gli investimenti in tecnologia sono continui (da poco è stato costruito un nuovo stabilimento). La Cartotecnica Reali (14 dipendenti e un fatturato di 3,5 milioni) sta puntando sui mercati esteri.
Ha invece solo tre anni la Modex (settore moda), di cui Paolo Peticca, 33 anni, è presidente del Cda. Peticca inizia nel '96 l'attività con un socio, sviluppando un sistema informatico per la creazione delle taglie (prima si disegnavano a mano). Crea un service esterno per altre aziende. Nel '99 introduce un'altra innovazione: il taglio automatico. Arriva nel 2001-2002 la svolta: insieme al socio si mette in proprio. Per far fronte alla crisi dovuta alla concorrenza asiatica crea la Modex, insieme al socio e ad altri due colleghi, puntando sulla qualità. La Modex è titolare del marchio Mod, ha 12 dipendenti e un fatturato annuo di 2,8 milioni (il 28% dalle vendite all'estero).
Coetaneo di Peticca, anche Fabrizio Maramao non ha alle spalle un'azienda di famiglia. Entra nella Pacoprint (produzioni grafiche, editoriali e per stampa) nel 2003 quando acquista il 33% della società, che ora gestisce insieme a Fabrizio Celletti e Cristian Frioni. L'anno chiave è proprio il 2003, quando la Pacoprint acquista la prima stampa industriale da cinque metri di luce per il digitale grande formato, un investimento che ha permesso di entrare nel mercato nazionale. A oggi solo il 4% del fatturato (mezzo milione e tre dipendenti attivi nella sola produzione e finitura del prodotto) viene dall'estero (Paesi Ue), ma da gennaio sono iniziate collaborazioni anche in Nord America.
Emiliano Polselli, 34 anni, ha la responsabilità dell'ufficio legale e degli affari generali della Polselli spa, dopo essere entrato in azienda nel 2000 come semplice impiegato. L'impresa è stata fondata dal nonno Bernardo negli anni 50, un piccolo «negozio alimentare» che non ha niente a che vedere con l'attuale stabilimento sulla via Casilina. Produce farina di grano tenero per panificazione, industria dolciaria, catering e ristorazione. Negli ultimi due anni ha affrontato la sfida dei mercati internazionali: vende in Inghilterra, Irlanda, Germania, Stati Uniti e Canada (ha 25 dipendenti, 14 milioni di fatturato, di cui il 10% all'estero).
«Frosinone ha ancora un senso come realtà industriale in quanto qui i costi per fare impresa sono ancora contenuti. Ma per noi Roma è il vero mercato di riferimento», afferma Paolo Emilio Sardellitti, 36 anni, direttore generale della Sacar, azienda di servizi per il settore dei trasporti (45 dipendenti e 30 milioni di fatturato). Paolo Emilio ha affiancato il padre Romeo al vertice nel '96. Da classica concessionaria di veicoli industriali la Sacar è passata all'attività di post vendita e ha esteso il giro d'affari a tutto il Lazio: nel '92 il fatturato in provincia di Frosinone era il 95%, oggi è il 20-25 per cento.
«La sfida è riconvertirsi dopo l'addio al territorio delle multinazionali e la perdita del terzo scalo», dice Giovanni Turriziani, 32 anni, amministratore della Turriziani Trasporti (distribuzione di carburante). L'impresa fa parte della Turriziani Petroli (di cui è presidente il padre di Giovanni, Roberto), attiva nella commercializzazione di prodotti petroliferi. Nel complesso conta 90 dipendenti per un fatturato di 150 milioni.
La Indexa Italia 2 srl, infine, ha come amministratore unico Aldo Mancini, ma di fatto è gestita dai nipoti, Michele Mancini (42 anni) e il fratello Giancarlo (43 anni). L'impresa, nata nell'86, si occupa di manutenzione e installazione di macchine industriali. Il fatturato ha avuto una crescita lineare, fino agli attuali 26 milioni (173 i dipendenti). E dall'estero proviene il 10-15% del giro d'affari.
