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Mobili e giostre conquistano il mondo

di Marco Fortis e Stefano Corradini

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29 dicembre 2009

Non c'è comparto merceologico in cui l'Italia non abbia presentato nel 2007 un cospicuo numero di primi posti nell'export mondiale. Per esigenze di sintesi, nelle tabelle in basso abbiamo selezionato solo i cinque prodotti significativi per ciascun comparto. Esaminiamoli brevemente.

Le leadership italiane spaziano dalle macchine e dalle tecnologie per l'agricoltura e il tabacco ai prodotti alimentari e alle bevande (in cui primeggiamo a livello mondiale nell'export di pasta, derivati del pomodoro, mele, insaccati, formaggi grattugiati, caffè torrefatto, vermouth, aceti, succhi d'uva e di limone) fino a molti tipi di macchine per l'industria alimentare. I nostri primati proseguono nella moda (con molti prodotti del tessile-abbigliamento, della pelletteria, delle calzature, dell'oreficeria, dell'occhialeria, della componentistica di questi settori e dei relativi macchinari industriali). E abbiamo molti primi posti anche nell'export mondiale di beni d'arredo per la casa, la cucina e l'ufficio nonché nei materiali e nei prodotti meccanici per l'edilizia e il sollevamento.

L'Italia, inoltre, possiede molti primati nell'export mondiale di prodotti dell'industria della carta (dalla carta igienica a quella per utilizzi in cucina sino ai vassoi, bicchieri e piatti di carta), nonché nell'export di prodotti dell'industria metallurgica (dai tubi in ferro e acciaio alle fusioni in alluminio) e ha primati importanti anche nelle tecnologie della metallurgia, nelle tecnologie del caldo e del freddo (tra cui spiccano le attrezzature frigorifere per il commercio), nonché nelle macchine per lavorare il legno e i minerali non metalliferi come le pietre ornamentali e le ceramiche.

Siamo primi esportatori mondiali anche di diverse tipologie di prodotti in metallo, di macchinari speciali della meccanica hi-tech (tra cui le macchine per imballaggio, quelle per lavorare i metalli e le materie plastiche). Deteniamo primati anche nell'export di prodotti di precisione e per la sicurezza (come i fili isolati in rame e i vetri di sicurezza per i mezzi di trasporto), nonché nei beni per il divertimento e lo sport (dalle navi da crociera agli yacht di lusso sino a beni più di "nicchia" come i fucili da caccia e le selle per bicicletta).
Sono numerosi i primi posti dell'Italia a livello internazionale anche nell'export di articoli in gomma e materie plastiche, tra cui non poteva mancare, nel paese che ha inventato il "moplen", il primato nell'export di lastre, fogli, pellicole e nastri in polipropilene.

Tra i primati italiani più curiosi segnaliamo quelli nell'export di giostre, fagioli, bottoni, insalata cicoria e poltrone per dentisti e parrucchieri mentre tra i primati sconosciuti spiccano quelli nell'export di lavori in asfalto, sollevatori fissi per autorimesse, tappi a corona, manichini per vetrine e castagne e marroni.
In molti dei prodotti in cui l'Italia è primo esportatore mondiale, il nostro paese si colloca nelle fasce di più elevato valore aggiunto dove i produttori emergenti come la Cina faticano a entrare e dove le nostre caratteristiche distintive in termini di qualità, design, innovazione e servizio al cliente continuano a fare la differenza.

Nelle calzature e negli stivali interamente in pelle e cuoio, ad esempio, l'Italia resta leader incontrastata nell'export mondiale davanti a Spagna e Portogallo, essendo questo un tipo di calzature in cui i produttori cinesi sono frenati da difficoltà tecniche (la lavorazione delle suole in cuoio) e di prezzo (il costo del cuoio). Lo stesso si può dire per altri prodotti della moda che richiedono particolare cura nella scelta delle materie prime, nel design e nella produzione come gli insiemi di materie tessili per uomo e donna e i tailleur donna in lana. Anche nella meccanica non elettronica, dalle macchine per l'industria alla rubinetteria, la concorrenza cinese indubbiamente cresce nei segmenti a più basso valore aggiunto, ma incontra tuttora grandi difficoltà sui prodotti di maggiore qualità e complessità tecnologica.

Non vanno dimenticati per la loro rilevanza anche molti secondi posti detenuti dall'Italia nell'export mondiale, che spesso sono delle autentiche co-leadership più che delle posizioni di subalternità. Il secondo posto più importante dell'Italia nell'export è quello nei vini e spumanti (4,4 miliardi di dollari), in cui siamo preceduti dai rivali francesi. Due categorie di mobili, quelli di legno e i divani imbottiti, seguono nella graduatoria, assieme a un gran numero di prodotti della meccanica, dove siamo superati soltanto dai tedeschi.

29 dicembre 2009
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