ECONOMIA &LAVORO

 
 
 

2010, un anno per ricominciare

 
HOME DEL DOSSIER

APPROFONDIMENTI

Russia / Putin e la strategia dell'apparenza

di Nina L. Khrushcheva (docente alla New York School)

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
3 gennaio 2010

«L'immagine è tutto» è un'affermazione legittima, ma non è adeguata se parliamo di strategia nazionale. Il putinismo, ovvero l'ideologia dominante in Russia che Vladimir Putin ha forgiato nei suoi dieci anni al potere, altro non è che pertinente all'immagine, l'immagine di una grande potenza ritornata sul palcoscenico internazionale.
Il problema è che l'immagine della Russia che Putin ambisce a proiettare è immaginaria. L'economia russa è a pezzi e la potenza militare russa ha dovuto impegnarsi al massimo per avere la meglio sulla piccola Georgia nel 2008. Le autorità hanno sempre preferito il mito alla realtà: dopo tutto, è stato durante il regno di Caterina la Grande che fu inventato il “villaggio Potemkin”, nel quale lo squallore nel quale vivevano i servi e i sudditi di Caterina fu occultato dietro allegre facciate dipinte di edifici, per lasciare una buona impressione nell'imperatrice che attraversava il suo paese.

Nella Russia odierna, il mito che Putin ha voluto alimentare è quello di un paese in rapida modernizzazione. Da qui la gaia parvenza di un presidente russo in formato ridotto, Dmitri Medvedev, il cui compito consiste nel mantenere le apparenze. E quelle che necessitano della maggiore manutenzione sono relative a una Russia moderna e civilizzata.

Nel discorso con il quale nel 2008 ha inaugurato la sua presidenza, Medvedev ha proclamato: «Dobbiamo sviluppare un rispetto autentico per la legalità e superare il nichilismo giuridico che intralcia lo sviluppo moderno». In un articolo di giornale molto controverso, intitolato «La Russia futura», ha dichiarato: «Dovremmo forse continuare a trascinare anche in futuro la nostra primitiva economia che si basa esclusivamente sulle materie prime, la corruzione endemica, l'inveterata abitudine di fare affidamento sullo stato affinché risolva i nostri problemi? Oggi, per la prima volta nella storia, abbiamo l'occasione per dimostrare a noi stessi e al mondo che la Russia può evolversi democraticamente. Il nostro sistema politico sarà aperto e flessibile». A ottobre, rievocando le vittime di Stalin, Medvedev ha scritto nel suo blog: «Sentiamo dire che quelle morti erano giustificate da obiettivi supremi dello stato. Sono convinto che sviluppo e ambizione non possano essere raggiunti con la perdita di vite umane. Nulla ha più valore di una vita: non vi sono scuse per le repressioni».
Se Medveded avesse davvero inteso dire questo, avrebbe guidato l'opposizione allo stato che Putin ha costruito. Poiché Putin ha messo Medvedev su quella poltrona e lo può rimuovere quando vuole, il presidente non si oppone a Putin.

La genialità politica di Putin è tutta lì, nell'aver compreso che per i russi essere considerati potenti è più importante che esserlo. Non ha bisogno di modernizzare la Russia, così da metterla in grado di competere con le più forti potenze economiche del mondo: gli basta fare lo spaccone e vantare che la popolazione crede che la Russia occupi di nuovo i primi posti delle classifiche internazionali. La promessa di Putin di ripristinare l'autorevolezza della nazione si focalizza sul tentativo di intimorire l'Europa ad accettare remissivamente la sfera russa degli "interessi privilegiati" nelle nazioni post-sovietiche. Aumentando i prezzi del petrolio e del gas, o limitandone la fornitura, mostrando i muscoli in Georgia, Putin ha convinto molti che la Russia è tornata. Il progetto di Putin di proteggere l'indipendenza statale della grande Russia dal caos dell'era post-sovietica ha comportato l'imprigionamento di oligarchi "disonesti", la persecuzione di una stampa "irresponsabile"; l'affermarsi della sua dittatura sulla legalità.

Poiché il mondo associa queste caratteristiche con l'era sovietica, molte persone commettono l'errore di credere che si tratti di segnali che indicano che la potenza russa si avvicina ormai all'Urss di una volta. Falso: come nell'era sovietica, anche oggi la maschera della dittatura nasconde fragilità economiche e politiche dell'intero sistema. Invece di scommettere sull'industria energetica per invertire il calo della produzione, il Cremlino investe energie per «contrastare i tentativi di falsificare la storia a discapito degli interessi della Russia». Ciò significa che lo stato deciderà quali interpretazioni storiche dovranno essere considerate "vere", creando opportunità di manipolazioni per servire chi è al potere.

Così, invece di accogliere gli investitori stranieri che potrebbero modernizzare l'economia, il regime continua a combattere la sua guerra giudiziaria contro Mikhail Khodorkovsky e Platon Lebedev della Yukos Oil, condannati per reati finanziari nel 2004, e colpiti da nuove accuse ad agosto. Giornalisti, attivisti che si battevano per i diritti umani e avvocati sono stati assassinati, ma nessuno al Cremlino pare interessarsene, perché gli uccisi non appartenevano alla nuova Russia che Putin sta costruendo.

Il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha sintetizzato la situazione: «I russi hanno un supporto popolare in calo, un'economia che langue, un apparato bancario che non sopravviverà ai prossimi quindici anni. Il mondo sta cambiando, ma loro continuano ad aggrapparsi a qualcosa che appartiene al passato e non è sostenibile». Finché le apparenze di facciata reggeranno, i russi continueranno ad aggrapparsi all'illusione di potere di Putin.
© Project Syndicate 1995–2009
(Traduzione di Anna Bissanti)

3 gennaio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-