ECONOMIA &LAVORO

 
 
 
giovani imprenditori:
come ripartire dopo la crisi
 
HOME DEL DOSSIER
Cronaca del convegno
Archivio Online

I giovani imprenditori: «Via l'Irap troppe tasse frenano lo sviluppo»

dall'inviato Piero Fornara

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
12 giugno 2009

«Ci troviamo nella tempesta: la politica non sia inerte». Dal convegno dei Giovani Imprenditori a Santa Margherita Ligure otto proposte per uscire dalla crisi



SANTA MARGHERITA LIGURE - Dopo gli «arrembanti» anni 80 e i «ruggenti» anni 90 oggi «ci ritroviamo nella tempesta»: così ha esordito la presidente dei Giovani Imprenditori Federica Guidi, aprendo il 39° convegno di santa Magherita Ligure sul tema "Dopo! La crisi, l'Italia e come prepararsi per ripartire". Per superare la crisi - ha affermato Guidi esponendo le sue "tesi" - è evidente che «la politica non può restare inerte. Deve agire per ricostruire la fiducia. Ci vuole una politica imprenditoriale che si confronti con la realtà e che alle sfide della realtà sia pronta a rispondere».

Dagli under 40 di Confindustria sono arrivate otto proposte, a partire da un Tremonti-Ter per un periodo di tre anni (2010-2012). All'Esecutivo, oltre alla detassazione degli utili reinvestiti, chiedono crediti di imposta per l'innovazione, sostituzione dell'Irap, congelamento degli ammortamenti, accelerazione dei pagamenti dovuti alle imprese, semplificazione delle norme urbanistiche, liberalizzazione dei servizi pubblici, ritorno alla direttiva Bolkestein.
La crisi «finirà», ha proseguito Federica Guidi, ma «per tornare a crescere, dobbiamo in prima istanza rimettere le imprese in condizione di produrre ricchezza» e per questo occorre «una qualificata riforma fiscale» perché «l'alta e complessa fiscalità cui gli individui e le imprese sono soggetti é un freno allo sviluppo del Paese».

La crisi economica può diventare anche un'occasione per attuare riforme strutturali che abbiano l'obiettivo di mutare le condizioni in cui si svolge il «gioco economico» per riuscire, oggi, a «fabbricare il dopo». Il governo deve avviare una «vera e propria agenda di riforme». Per i Giovani Imprenditori «un allentamento della pressione fiscale sulle aziende serve al sistema paese per ripartire, ma serve anche ai cittadini, perché se ripartono le imprese, riparte il Paese. Insomma è necessario - aggiunge - che il governo e le imprese mettano in cantiere fin d'ora misure anticicliche che non ci facciano perdere il treno della ripresa, quando comincerà ad affacciarsi».

Per le infrastrutture servono «stanziamenti tempestivi, le promesse non bastano» ha sottolineato Federica Guidi rivolgendosi al ministro Altero Matteoli, ospite del convegno a Santa Margherita Ligure: «Il ministro Matteoli ha più volte espresso quella che ci sembra una sensibilità condivisa nel governo; è inoltre impossibile tacere il fatto che prima ancora delle esiguità delle risorse è un sistema autorizzativo complesso, una infrastruttura giuridica rugginosa, a frenare lo sviluppo delle infrastrutture». Nei limiti dei vincoli di bilancio, «sarebbe opportuno impostare una strategia che veda assieme azioni decise, sul fronte di una qualificata riforma fiscale, e adeguamenti normativi agli standard di semplicità, trasparenza, conoscibilità delle norme che dovrebbero essere tipici di una democrazia occidentale».

12 giugno 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-