SANTA MARGHERITA LIGURE – Nella seconda giornata del convegno dei Giovani Imprenditori dedicato al tema su come l'azienda Italia può prepararsi a ripartire dopo la crisi, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha detto che in questo momento «non è tempo di spostare in avanti l'età pensionabile».
Rivolto ai giovani, Sacconi ha lanciato una battuta, pur sapendo che può essere giudicata cinica: «Andate a lavorare, anche accettando un'occupazione anche umile». I giovani si devono mettere in gioco.«Sembra un'affermazione provocatoria – ha spiegato Sacconi - e invece deve essere compresa come un'affermazione che va, da una parte, a favore dei lavori rifiutati e, dall'altra, verso persone intrappolate dalle lauree senza sbocco. Può rappresentare una crescita delle loro responsabilità e capacità, che sarà apprezzata nel tempo del dopo crisi quando un capo del personale le analizzerà e vedrà che si sono messi in gioco nella crisi, non hanno atteso nell'inattività e si sono messi a fare anche lavori umili come l'imbianchino o l'operaio».
Sulle banche ha detto che devono ripensare i loro modelli gestionali. Secondo il ministro «il modello dei grandi agglomerati creditizi ha creato centralizzazioni, burocratizzazioni e irrigidimento dei processi di valutazione del credito».