Non troppo pessimisti sul futuro. Pronti a investire, anche in misura sorprendente vista la forza della crisi in atto, ma non in grado di allargare la base occupazionale. A Mantova, al Forum di Piccola Industria, gli imprenditori i platea hanno potuto delineare i loro progetti attraverso il meccanismo del televoto. Nel prossimo anno, il 22% dei piccoli hanno previsto che il giro d'affari dell'azienda sarà stabile e per il 23% di loro ci sarà una crescita seppur modesta. Per il 14% i ricavi aumenteranno fra il 3% e il 10% e, per il 9% degli industriali presenti in sala, il fatturato aumenterà di oltre il 10 per cento. Soltanto per il 32% delle aziende ci sarà un calo secco dei ricavi: è una percentuale alta, ma meno di quanto ci si poteva aspettare dopo mesi, quelli appena trascorsi, che sotto i profilo del giro d'affari sono stati un vero e proprio bagno di sangue. Per quanto riguarda gli investimenti, solo un imprenditore su duecento in sala ha dichiarato che disinvestirà, una su dieci che non investirà, un terzo che investirà meno della media degli ultimi tre anni, il 35% invece che investirà nella media degli ultimi tre anni e uno su cinque che, addirittura, investirà più della media degli ultimi tre anni. Dunque, nonostante tutto, la percezione e la spinta verso il futuro non sembrano niente male. Il problema è quello degli occupati. Soltanto un piccolo industriale su dieci, qui a Mantova, ha dichiarato che incrementerà l'occupazione più della media degli ultimi tre anni. Il 16% lo farà nella media. Il 14% aumenterà l'occupazione meno della media degli ultimi tre anni. Invece, il 41% ha ammesso che non aumenterà il numero di addetti e un imprenditore su cinque ha addirittura previsto che ridurrà gli addetti. (P.Br.)