TRENTO – «In Italia la pubblica amministrazione è un muro di gomma. La prima risposta che un funzionario o un impiegato dà al cittadino è quasi sempre la stessa: non è di nostra competenza». Così ha esordito Luigi Guiso, che insegna all'Istituto universitario europeo di Firenze, dopo aver lavorato al servizio studi della Banca d'Italia, presentando il libro di Dino Pesole (nella foto) e Francesco Piu "Il Patto – Cittadini e Stato: dal conflitto a una nuova civiltà fiscale" al Festival dell'Economia nell'ambito degli "Incontri con l'autore".
Il meccanismo che sta alla base di questo atteggiamento, ha proseguito Guiso, «è un vero e proprio circolo vizioso: il legislatore produce le leggi, ma non le dota di efficacia. Nessuno pensa a come farle applicare e chi dovrebbe attuarle fa spallucce. In ultimo gli utenti: anticipando i comportamenti della pubblica amministrazione, non fanno pressione per reclamare i propri diritti. Risultato: la soluzione diventa privata».
Dell'inefficienza che lega fisco e pubblica amministrazione, dei tentativi di riformare quest'ultima nel corso dei decenni e delle perduranti distorsioni che caratterizzano la "macchina delle tasse" scrivono Dino Pesole e Francesco Piu in un libro che propone di dare vita a un "Patto" per richiamare cittadini e Stato alle proprie responsabilità. Più efficienza e trasparenza da parte dello Stato, in cambio di una nuova coscienza civica e fiscale da parte dei cittadini. Un "Patto" dunque vantaggioso per tutti, che premi onestà, efficienza, responsabilità all'insegna del principio, di cui si auspica l'affermazione: "Paga meno chi paga tutto", che campeggia in forma di medaglione sulla copertina del libro (pubblicato dal Sole 24 Ore, con prefazione di Innocenzo Cipolletta).
Promessa ricorrente di ogni campagna elettorale, il fisco è una delle grandi questioni irrisolte del nostro Paese, motivo di perdurante conflitto tra amministrazione pubblica e contribuenti. Eppure gli slogan sono suadenti e persino speculari nei due principali schieramenti politici italiani: "Pagare meno per pagare tutti" del Pdl, "Pagare tutti per pagare meno" del Pd. Se entrambi sono rimasti finora senza inapplicati, puntualizza Dino Pesole, «è anche perché la lotta all'evasione non è mai stata considerata un obiettivo ordinario». L'evasione fiscale ne è il sintomo più evidente e preoccupante, «perché finisce per penalizzare soprattutto chi adempie fino in fondo ai propri doveri». Pesole ha comunque voluto chiudere il suo intervento come autore al Festival dell'Economia con un messaggio in positivo, ricordando un esperimento di "tasse spiegate ai ragazzini (con età di dieci-undici anni) fatto in alcune scuole: nella maggior parte delle risposte le tasse vengono ritenute "una cosa importante e giusta", ma anche – non dimentichiamolo – che ad esse debbono corrispondere dei "servizi" utili per la collettività.