Plastica riciclata e scarti della lavorazione dell'olio di sansa per realizzare pannelli per l'arredamento o per rivestimenti esterni. È quanto costruisce la Ecoplan, una piccola impresa fondata da Domenico Cristofaro nella Piana di Gioia Tauro grazie ai fondi della legge 44 sull'imprenditoria giovanile: «In Calabria ogni anno si buttavano fino a 2,5 milioni di quintali di sottolavorati di olio di sansa. Mi sono messo in testa di riutilizzarli in modo creativo e, al tempo stesso, di fare qualcosa di utile per la mia terra. C'è voluto molto tempo per mettere a punto il sistema produttivo, ma ora siamo in grado di realizzare pannelli ad alto rendimento. I risultati stanno arrivando: abbiamo pavimentato nel Milanese una grande piazza con i nostri prodotti, rifiniti con lo stile della pietra calcarea. E lo studio di architettura di Norman Foster ci ha contattato per inserire i nostri prodotti nel loro catalogo di materiali innovativi. E molti mobilieri ci stanno studiando».
Ecoplan ora si trova alle prese con il più classico problema delle Pmi, bravissime nel produrre, ma non attrezzate nel vendere: «Siamo in fase avanzata - spiega Cristofaro, che non esclude di trovare un partner finanziario per implementare le attività - nella trattativa con una multinazionale che ha 80 filiali in tutto il mondo perché ci segua la parte commerciale. Da soli non potremmo affrontare i mercati internazionali». E i cinesi si sono subito dimostrati interessati alle tecnologie Ecoplan, «ma per il momento non sono riusciti a copiarle».