Più che un convegno, è un happening. Duecento mamme blogger, altri 500 partecipanti non meglio identificati e 150 bambini sono confluiti alla sede milanese del Sole 24 Ore, per il Mam 2009 (segui la diretta), scritto così perché è l'acronimo di Mamma a mamma, alla sua prima edizione (ore 10-19 di sabato 23 maggio).
Gli adulti animeranno un convegno e un bar camp, per riflettere su come conciliare meglio i tempi di vita e di lavoro, come internet possa essere uno strumento di socializzazione e, perché no, produzione di reddito, come tornare al lavoro o cercarlo dopo una maternità.
Tante le testimonianze di chi ce l'ha fatta, con l'autoimprenditorialità, a vincere la sfida di generare reddito per la famiglia alle proprie condizioni, con la flessibilità necessaria per tirare su dei bambini.
Molto attesa la relazione di Isabella Rauti, capo dipartimento Pari opportunità, sull'introduzione ormai prossima dei nidi di condominio in Italia (seguendo la formula della Tagersmutter tedesca). La misura, che ha già l'opportuna copertura finanziaria (lo scoglio più grande in Italia in questo momento) costituirà un'opportunità sul fronte occupazionale - perché gli asili saranno organizzati presso le abitazioni di mamme opportunamente formate e seguite da psicologi e pedagogisti – e dovrebbe liberare energie per quelle donne che vorrebbero lavorare ma non possono pagare un asilo nido, una babysitter o accedere a strutture comunali.
Ma non si vive di solo lavoro o business. L'evento, organizzato con la community di FattoreMamma e il supporto di Hyundai e Ibm, sarà un'occasione per fare networking, rafforzare le relazioni già costruite in rete nei tanti blog (250 ne ha censiti lo studio Ask Bocconi presentato al Mam 2009) gestiti da mamme sul tema della famiglia. E sarà l'occasione anche per far divertire grandi e piccoli con le tante attrazioni, i giochi, le occasioni di crescita personale organizzati dal Gruppo Sole 24 Ore. Intanto, le blogger racconteranno le loro impressioni in diretta, sfruttando il collegamento wi-fi attivato dalla Infracom. Non mancheranno occasioni di shopping, uno spazio wellness e perfino un'infiorata organizzata ad uso e consumo dei bambini. I piccoli co-blogger ad honorem comporranno con i petali la scritta "Grazie mamma".
In futuro, tanti di loro ringrazieranno davvero la loro mamma se avrà mantenuto il suo posto, sobbarcandosi lavoro doppio di cura e di ufficio, se avrà prodotto reddito con l'autoimprenditorialità o se avrà impiegato le sue capacità di blogger per fare anche business.
In Italia, secondo il Censis, un milione e duecentomila famiglie assolutamente povere ha un capofamiglia donna. Caso unico in Europa. Le pensionate hanno un reddito più basso per i tanti buchi contributivi. Molte sono le famiglie monoreddito con capofamiglia donna. In ogni caso, le italiane guadagnano meno degli italiani. Quindi, ora più che mai è questo tipo di famiglia quello maggiormente sotto pressione.
Altra storia è il fenomeno del lavoro rifiutato, come lo chiama Giuliano Cazzola. Siamo proprio sicuri che nessuno dei 750mila impieghi ora svolti da immigrate regolari non potesse essere ricoperto da italiane (senza nulla togliere alle immigrate, s'intende)? Anche di questo è giusto parlare in occasioni come Mam 2009.
