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I marchi

DANONE

di Dario Aquaro

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15 agosto 2009

Dalla Francia alla Spagna agli Stati Uniti, con lo yogurt in valigia e quel nomignolo nel cuore.
Daniel Carasso è scomparso due mesi fa, all'età di 104 anni, ma ha fatto in tempo a spegnere le novanta candeline di quell'azienda che il padre gli ha intitolato nel 1919. In quell'anno a Barcellona, Isaac Carasso comincia a produrre yogurt, che rivende nelle farmacie. E decide di chiamare l'attività con il diminutivo del nome di suo figlio Daniel: in catalano, Danon. I soci gli impongono però quella "e" finale. Diventa dunque Danone, "il dessert delle digestioni felici": Isaac produce yogurt per curare le malattie intestinali dell'infanzia, prendendo i fermenti lattici all'Istituto Pasteur di Parigi.

Lo stesso dove anni dopo Daniel, che ha studiato in Francia, viene chiamato a fare uno stage. Nella capitale, Daniel si trova bene. Decide di aprire lì una società indipendente dello yogurt Danone. Poi arriva la seconda guerra mondiale e Daniel, ebreo, emigra negli Stati Uniti, dove insiste e rileva una piccola fabbrica di yogurt. Vorrebbe chiamarla Danone, ma il pubblicitario francese Raymond Loewy, già autore del pacchetto di sigarette Lucky Strike, gli consiglia di americanizzare il nome. In America, gli dice, meglio "Dannon". La società viene acquistata nel 1959 dal gruppo Beatrice Foods, ma, anche quando nel 1981 rientra sotto il controllo della casa madre francese, oltreoceano continua a chiamarsi Dannon. Alla fine della guerra Daniel Carasso ritorna in Francia e riprende le redini della Danone. Comincia un periodo di fusioni e acquisizioni.

La società si unisce prima all'azienda casearia Gervais, ribattezzandosi Gervais-Danone, e poi anche al gruppo vetraio BSN, cambiando il nome in BSN-Gervais-Danone. Negli anni Ottanta, il nome si accorcia in BSN. Ma il marchio fatica a farsi riconoscere: in Giappone BSN è un canale televisivo, negli Stati Uniti un'azienda tessile. Così nel 1994 la società torna alle origni e ridiventa semplicemente Danone. E il suo Centro di ricerca e sviluppo a sud di Parigi, dove sono nati anche i prodotti di ultima genrazione, da Activia ad Actimel a Danacol, porta ancora il nome completo del "piccolo" Daniel.

15 agosto 2009
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