Il Sole 24 Ore
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24 Gennaio 2009

Dubai, l'ex paradiso

di Angela Giannessi

Fuga da Dubai. Non è un film di fantascienza, ma storia di questi giorni. A raccontarlo, è il parcheggio dell'aeroporto della città che nelle ultime settimane è stato invaso da auto abbandonate, con tanto di chiavi inserite nel quadro. Una fuga senza lasciare tracce: un biglietto aereo di sola andata, i liquidi trasferiti velocemente nel conto "a casa", il leasing della quattro ruote di lusso da regolare (nel 2008 sono state abbandonate 3.241 auto contro le 1.450 del 2007), addio alle rate del mutuo di casa e a ogni altro debito, comprese le carte di credito che qui hanno un tetto medio mensile intorno ai 50mila euro.

È la scelta di quell'esercito di migliaia di disoccupati freschi di licenziamento che hanno 30 giorni di tempo - prima che scada il visto da ex residenti - per tornare a casa con la coda tra le gambe e un'infinità di conti a cui diventa impossibile far fronte senza più uno stipendio in tasca.
La crisi economica nel paradiso del lusso è arrivata come un fulmine a ciel sereno, colpendo pesantemente chi finora aveva scelto l'Eldorado arabo per fare soldi velocemente, giocando sul filo del rasoio. Così, quando le banche a novembre hanno chiuso i rubinetti dei prestiti facili, i tagli al personale sono diventati la prima scelta di tante compagnie.
Il settore più colpito è proprio quello del real estate, un comparto che finora aveva goduto di una crescita esponenziale. Nell'ultimo trimestre 2008 i prezzi degli immobili sono calati per la prima volta, registrando una flessione del l'8%, secondo l'ultimo report di Colliers international.
Nonostante ciò la crescita sul medesimo trimestre 2007 è stata pari al +59%: il che la dice lunga su quanto la crisi abbia colto tutti impreparati. Le ville perdono in media il 3% del valore ma crollano i prezzi in Jumeirah Park e Arabian Ranches. Gli appartamenti calano dell'11%, come testimoniano gli sconti praticati da tanti broker in aree come Dubai Marina (Jumeirah Beach Residence), la mitica Palm Jumeirah e Downtown Burj Dubai (in entrambi i casi il calo è arrivato fino al 50%).
Oggi, secondo Colliers international, un metro quadrato a Dubai costa in media 4mila euro. Ma secondo altri operatori le quotazioni reali sono più basse. Per Hsbc a dicembre i prezzi sono crollati del 23% dai massimi di settembre, con un calo delle ville del 30% e degli appartamenti del 20 per cento. Hamptons international prevede nel 2009 un calo dei prezzi del 20 per cento. Sempre per Hsbc il numero delle inserzioni immobiliari è sceso del 10% a partire da novembre mentre le vendite immobiliari nel quarto trimestre hanno mostrato una buona tendenza, con 5.800 operazioni in corso, il 226% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Dubai, comunque, non è in svendita: la sensazione è che il mercato stia piuttosto maturando. Il valore dei progetti finiti supera il valore di quelli su carta: segno che l'epoca delle speculazioni è al capolinea. «La crisi sta penalizzando chi finora ha puntato sulla spregiudicatezza - aggiunge l'ambasciatore italiano negli Emirati Paolo Dionisi - e sta premiando chi lavora secondo i valori della trasparenza, della correttezza e dell'osservanza delle leggi». Gli fa eco Sanjay Mankani, general manager di Fortis Group. Insomma, pare che a crollare sono e saranno solo i castelli di sabbia. I prezzi in calo e un mercato più riflessivo potrebbero portare a Dubai un nuovo flusso di investimenti. Nella città, ormai, solo il 10% degli immobili sul mercato è riconducibile al settore primario, cioè al costruttore; il restante 90% è già passato di mano in mano almeno cinque volte , un fenomeno alimentato dalla speculazione destinato a cessare.

I PROVVEDIMENTI
Affitti congelati per tutto il 2009
Blocco anche per gli uffici
Il primo decreto del 2009 di Sheikh Mohammed bin Rashid, vicepresidente dell'Unione degli Emirati e governatore di Dubai dal 4 gennaio 2006 in seguito alla morte del fratello - che aveva contribuito molto allo sviluppo economico di Dubai - ha stabilito che gli affitti commerciali e residenziali del 2009 restino congelati rispetto al 2008.
Le eccezioni
A seguire, due giorni fa il Rera ha reso noto il range entro cui possono fluttuare i prezzi degli affitti in base alle svariate aree della città e ha consentito un incremento dei prezzi degli affitti solo per quei valori al di sotto di oltre il 25% dell'indice pubblicato. L'idea di fondo è di creare equilibrio tra gli interessi dei proprietari e quelli degli inquilini e garantire maggiore
stabilità a tutto il settore.
Dati statistici
In media una trattativa in agenzia si conclude nel giro di dieci giorni; le forme di investimento più convenienti sono lo studio (monolocali confortevoli) e il "one-bedroom" (casa con una camera da letto); il 97% degli immobili venduti è a puro scopo di investimento; il 50% degli acquirenti su carta non si sposta dall'Italia mentre il 90% di chi compra una proprietà "pronta" vola volentieri a Dubai per toccare con mano l'acquisto.

24 Gennaio 2009

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