Per prima la rivalutazione dello yuan sul dollaro americano fino al 5% e subito dopo un ampliamento della banda di oscillazione della valuta cinese al 2,5% per il movimento al rialzo e 2,5% al ribasso, rispetto allo 0,5% nei due sensi. Il tutto entro gli inizi di maggio. Sarà così per Li-Gang Liu, head of China economics del colosso Australia New Zealand banking group (Anz), l'attesissimo intervento delle autorità cinesi sul tasso di cambio. In un'intervista al Sole 24 Ore, rilasciata ieri ai margini del convegno di Confindustria a Parma, l'autorevole economista e docente universitario spiega perché la Cina potrebbe decidere di abbandonare la politica dei piccoli passi, di quel «gradualismo che in passato non ha funzionato».
Tutto il mondo si interroga sul futuro dello yuan. Che farà la Cina?
Il mercato prevede una rivalutazione del renminbi tra il 2 e il 3 per cento entro i prossimi 12 mesi. Io ritengo che sarà superiore a queste attese, potrà arrivare al 5 per cento.
E la banda di oscillazione?
Prima l'apprezzamento, poi la banda che consentirà un'oscillazione massima del 5% cioè il 2,5% al rialzo e 2,5% al ribasso.
Sono due grandi passi rispetto alle previsioni di chi sul mercato scommette su una politica più graduale...
Se lo yuan dovesse rivalutarsi solo del 2%, il mercato continuerebbe a scommettere su un apprezzamento successivo. E l'hot money, il denaro "caldo", continuerebbe a affluire in Cina, mettendo a dura prova la politica monetaria. Ritengo invece che le autorità cinesi non torneranno alla vecchia politica della rivalutazione graduale, perchè il gradualismo non ha dato grandi frutti.
In che senso?
La Cina ha iniziato a far rivalutare lo yuan dal luglio 2005 e l'apprezzamento finora è stato del 21% ma questo non ha bloccato l'hot money. In futuro una nuova banda di oscillazione giornaliera ampia, fino al 5 per cento, aumenterà la volatilità e dunque l'incertezza sul mercato.
E una maggiore volatilità amplifica le probabilità di profitto ma anche di perdita e quindi i rischi... L'intervento sul tasso di cambio che tempi avrà?
È imminente. Ritengo che la rivalutazione avverrà tra la fine di aprile e al massimo gli inizi di maggio. È una fase molto critica per la valuta cinese...
Ma non per la Cina...
La Cina secondo le mie previsioni, che sono anche quelle di Anz, crescerà quest'anno del 9,5% e questo tasso di crescita sarà mantenuto per i prossimi 5-10 anni. Il reddito procapite dei cinesi è ancora molto basso: in media è pari a 3.500 dollari Usa, con alcune zone economicamente più evolute che toccano punte attorno ai 10mila dollari. Di strada da fare ce n'è ancora tanta. E la Cina intanto cambierà: la sua economia è troppo dipendente dalle esportazioni e dalla domanda esterna e questo sbilanciamento verrà corretto con l'aumento dei consumi e della domanda interna. La Cina inoltre inizierà a esportare capitali: le sue riserve in valuta estera sono troppo elevate e sono investite in larga misura in titoli di Stato americani. Il fondo sovrano cinese si metterà in moto per investire più capitali all'estero. Forse anche in Italia.