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30 aprile 2010

Ho un mutuo a tasso variabile, devo temere qualcosa dalla crisi greca?
A differenza di quanto accaduto all'indomani del crack Lehman, la crisi di Atene non ha provocato contraccolpi negativi per i mutuatari. L'effetto, anzi, è stato finora favorevole perché i tassi Euribor si sono mantenuti sui minimi storici e ben al di sotto dell'1% del costo del denaro fissato dalla Bce. Il movimento al rialzo registrato dai tassi in questi ultimi giorni, peraltro quasi impercettibile, non sembra preoccupare gli analisti. Il mercato continua infatti a ritenere improbabile un rialzo da parte della Bce prima della primavera 2011 e punta su un aumento graduale del livello dell'Euribor, che si riporterà all'1% a dicembre e all'1,7% a fine 2011.

Ho intenzione di sottoscrivere un mutuo a tasso fisso, mi conviene aspettare qualche mese per spuntare condizioni migliori?
Prevedere l'andamento dei tassi Irs (quelli in base ai quali si determina la rata di un mutuo fisso) non è semplice. Il valore di questi tassi è legato all'andamento del bund tedesco (la differenza dipende dalle diverse scadenze, ma si aggira in media sullo 0,20-0,30%), che in questa fase è sceso ai minimi storici proprio perché, spaventati dalla crisi greca, gli investitori preferiscono acquistare il titolo di Stato emesso da Berlino. Sotto questo aspetto, l'acuirsi delle tensioni in riva all'Egeo potrebbe portare i tassi dei bund (e quindi degli Irs) su livelli ancora più bassi. Viceversa, un accordo per il salvataggio di Atene potrebbe rendere irripetibili (a parità di spread praticato dalla banca) le condizioni che si possono spuntare oggi.

Visti i problemi innescati dalla crisi dei paesi periferici, è possibile che la banca aumenti lo spread del mutuo?
Ovviamente la banca non può ritoccare lo spread (cioè il ricarico che effettua sui parametri di base Irs ed Euribor) sui prodotti già sottoscritti. Qualche problema potrebbe presentarsi per chi si accinge a stipulare un nuovo mutuo. Il precedente del crack Lehman, sotto questo aspetto, non è beneaugurante: allora la reazione delle banche in difficoltà fu quella di aumentare, fin quasi a raddoppiare gli spread. Il fenomeno non sembra però per il momento ripetersi, anche per la diversa natura e il differente coinvolgimento degli istituti di credito nella crisi greca. Le rilevazioni compiute mensilmente dal broker MutuiOnline sui prodotti disponibili sulla rete sembra indicare anzi una contrazione dei ricarichi operati dalle banche. (Ma. Ce.)

30 aprile 2010
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