ECONOMIA &LAVORO

 
 
 
 

Un Kilometro di meccatronica

di Fabrizio Calvo

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
22 gennaio 2010

Dare vita a un Polo per la meccatronica, di livello internazionale, dentro al Kilometro Rosso di Stezzano (Bg). Per Mirano Sancin, presidente di Intellimech, nulla di più naturale. «Costituito tre anni fa per fare ricerca precompetitiva in un settore interdisciplinare che sta a cavallo tra meccanica, elettronica e informatica industriale – spiega – il consorzio ha un Dna simile a quello del Parco scientifico-tecnologico che lo ospita».
E proprio perché di quest'ultimo è direttore generale, nessuno meglio del manager triestino può metterne in evidenza, sintetizzandole, le analogie: «Mentre Kilometro Rosso è un integratore di saperi, Intellimech lo è di tecnologie». Ma anche di realtà imprenditoriali, e non solo, apparentemente distanti. Come le cinque Università che vi collaborano: oltre a quella di Bergamo, sono della partita anche i Politecnici di Milano e Torino e gli Atenei di Brescia e Bologna. Oggi i consorziati sono 26. Un 27° si appresta a fare il suo ingresso dalla vicina Vicenza. «Segno che il milione e mezzo di euro finora investito nell'iniziativa – spiega Gianluigi Viscardi, presidente della Piccola industria di Confindustria Bergamo nonché componente del direttivo di Intellimech - qualche risultato e qualche soddisfazione l'ha data».
Ma forse il principale merito del Consorzio, e più in generale del progetto Kilometro Rosso, è stato quello di avviare una riflessione, anche culturale, sulla vetustà dello slogan "piccolo è bello" e sulla necessità che se ne adottasse uno decisamente più all'avanguardia: "fare aggregazione è bello".
In qualche modo, dunque, il percorso d'Intellimech s'incanala nei binari tracciati nei primissimi anni di questo decennio da Alberto Bombassei, quando decise che era arrivato il momento di dotare Bergamo di un Centro ricerche d'avanguardia. Sia per il tipo di studi che vi sarebbero stati condotti, sia per le tecnologie che sarebbero state adottate. Ovvio, dunque, che per dare corpo a un contenitore tanto innovativo venisse scelto Jean Nouvel, principale esponente dell'architettura high-tech in Francia.
Fino ad oggi, nel Kilometro Rosso sono stati investiti circa 150 milioni. Ce ne vorranno altri 200 per completarlo. Oltre a Intellimech, di cui ieri è stato inaugurato il nuovo laboratorio, con sei ricercatori, nel Centro delle Professioni, al Parco (che si estende su una superficie di circa 450mila mq) sono insediate alcune attività di Brembo (ricerca, sviluppo e design) e di Mercedes (sperimentazione), oltre a una decina di imprese del terziario.
Complessivamente, gli addetti sono un migliaio, destinati a diventare 1.500, entro fine anno, in concomitanza con l'apertura di un paio di Centri di ricerca dell'Università di Bergamo, dell'Itc Lab del Gruppo Italcementi e dell'Istituto Mario Negri. Entro il 2015, è previsto che al Kilometro Rosso lavorino oltre 3mila addetti. Numeri che, nel loro insieme, dovrebbero sancirne l'assoluto primato tra i Parchi scientifici italiani. D'altra parte, un anno fa il Censis aveva messo il Parco bergamasco al 9° posto della classifica dei 25 siti italiani dove si fa innovazione d'eccellenza.
Un consolidamento cui Intellimech - iniziativa d'aggregazione tra realtà imprenditoriali di piccola, nedia e grande dimensione, concepita in ambito confindustriale ma che ha visto successivamente coinvolte il Kilometro Rosso, Servitec (Polo per l'innovazione di altra natura, insediato nella vicina Dalmine), la Camera di Commercio e infine l'Università di Bergamo - potrebbe dare l'accelerata necessaria. «Per le imprese – sottolinea Sancin – questi tre anni hanno rappresentato una grande opportunità di crescita. Per il mondo accademico è stata un'importante occasione di confronto. Le une e l'altro hanno contribuito alla costruzione di un esempio virtuoso di come fare sistema». Un elemento riconosciuto anche da Renato Ugo, presidente dell'Airi (l'Agenzia nazionale per l'innovazione), che ha insistito sull'efficacia dei processi d'aggregazione con questa impostazione: «Danno certezza dei tempi e costi per la fruibilità dei risultati, da un lato, ricerca e selezione delle migliori collaborazioni possibili sul mercato, dall'altro».
Il bilancio operativo è stato tracciato da Giancarlo Maccarini, responsabile scientifico del Consorzio: «Due progetti sono stati portati a termine. Per quanto riguarda quello sulla Prognostica di macchine e impianti industriali (Prophet) sono state presentate le soluzioni tecniche trasferibili sui singoli prodotti, impianti e sistemi; per quanto riguarda quello su Vibrazioni e rumore (Maxuv) gli esiti saranno illustrati il 18 febbraio per mettere le aziende consorziate nella condizione di applicarli al meglio. Per fine anno, poi, è prevista la conclusione del terzo progetto centrato sullo sviluppo di sistemi di controllo oleodinamici di nuova generazione (Cometha), il cui obiettivo è sviluppare metodi e soluzioni evolute per il controllo elettronico di attuatori elettroidraulici, che permettano di aumentarne le prestazioni e realizzare sistemi più leggeri e più affidabili di quelli attualmente in uso». E sempre entro fine febbraio si deciderà sul quarto progetto da avviare.

22 gennaio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-