Tante ricette, un unico obiettivo: dare risposte credibili alla domanda – fortemente cresciuta con il caro petrolio prima e lo tsunami finanziario poi – di automobili parche nei consumi e rispettose dell'ambiente. Sotto questo aspetto, il 2009 è ricco di promesse che sembrano evidenziare una più convinta attenzione da parte dei costruttori nei confronti di quel business ecologico nel quale il presidente Obama ha individuato la strada maestra per uscire dalla crisi.
Dal gas al bioetanolo
La seconda (ma sarà poi quella buona?) era dell'auto elettrica avrà inizio nel corso dell'anno con l'avvio di iniziative sperimentali di cui i primi protagonisti saranno Pininfarina con la B Zero, Smart con la Ed, Renault con il progetto "Better place", Bmw con la Mini E, l'indiana Tata e la cinese Byd. Piccoli numeri e progetti pilota in ambiti territoriali ancora piuttosto ristretti. Al di là di queste iniziative futuribili, le proposte concrete destinate a essere presentate o commercializzate nei prossimi mesi sono numerose e significative. A cominciare dall'alimentazione a gas che registra la progressiva estensione dell'impiego del Gpl (a cominciare da febbraio) all'intera gamma Fiat, mentre Opel proporrà la Zafira EcoM a metano.
Interessante, ma meno rilevante per il nostro mercato a causa della latitanza della rete distributiva, l'alternativa bioetanolo rappresentata dalla Insignia Ecoflex, sempre firmata Opel, e dalla nuova Mazda 3 funzionante a E85. Mentre Mercedes ribadisce la propria fiducia nel diesel pulito portando in Europa, dopo il debutto negli Usa, i Suv e crossover integrali delle Classi R, M e GL in versione Bluetec.
Ma la tendenza più generalizzata sembra essere il ricorso allo Start & Stop, l'ibrido "minimo" che permette di ridurre consumi ed emissioni, soprattutto nel traffico urbano, spegnendo il motore a ogni sosta per riaccenderlo istantaneamente non appena si preme il pedale della frizione. Una tecnologia che sta per debuttare sulla Fiat 500, come pure sulle coreane Kia Cee'd e Hyundai i30 (e sulla più piccola i20), sulla Toyota Auris e sul Freelander, il Suv d'accesso della gamma Land Rover.
Il derby tedesco
Il 2009 è anche l'anno del decollo (meglio tardi che mai) dell'ibrido europeo. A tirare la volata provvedono le eterne rivali di Stoccarda e Monaco: Mercedes con le Classi M ed S ad alimentazione benzina ed elettrica, Bmw con la X6 Active Hybrid che prevede l'abbinamento del propulsore a benzina con due motori elettrici.
Un'offensiva che non coglie impreparati giapponesi, determinati a difendere la leadership di una tecnologia che sono stati i primi a coltivare e sviluppare: il gruppo Toyota ha in programma il debutto della Prius di terza generazione e della nuova Rx (Suv di lusso della Lexus) anche nella variante ibrida 450h. Honda, da parte sua, lancia la nuova Insight e presenterà a Francoforte la versione di serie della Cr-Z, interessante proposta di piccola e agile vettura sportiva a doppia alimentazione.
Infine la Cadillac, storico brand di lusso del gruppo Gm, ha deciso di portare anche in Europa l'imponente Suv Escalade Hybrid.
