SINGAPORE – Riapre i battenti Bike Asia, giunto la seconda edizione dopo quella che si è tenuta nel 2008. Il Salone della Moto di Singapore è un progetto quasi tutto italiano, capitanato da una società locale, ma in stretta collaborazione con EICMA. Per questo tutte le aziende italiane del settore motociclistico trovano spazio in un'area riservata al Made in Italy. Non si sono viste novità europee a due ruote, considerando che la rassegna asiatica è ancora un progetto in fase di lancio e che i Saloni di riferimento restano Milano, Colonia e Parigi. Tuttavia, non hanno rinunciato ad uno stand le più importanti Case Costruttrici del settore moto. Fra queste anche le italiane Ducati, MV Agusta e Piaggio.
Bike Asia è una grande opportunità con cui le industrie nazionali possono mostrare i propri prodotti in Estremo Oriente. L'anno scorso la rassegna delle due ruote di Singapore fece registrare più di 15.000 visitatori e 1.482 operatori del settore. Un risultato sotto tono rispetto alle aspettative e alle potenzialità del mercato, ma dovuto anche al fatto che il Salone è organizzato in un terreno ancora da esplorare, in cui i rapporti d'affari tra gli imprenditori del settore moto devono ancora essere consolidati. Ed è proprio ciò che Bike Asia ed EICMA si propongono di Fare. Sempre nel 2008, gli espositori furono centotre, provenienti da diciassette Paesi del mondo. Quest'anno sono ritornate tutte le aziende espositrici che erano presenti all'edizione 2008. Anche i numeri dei visitatori dovrebbero essere allineati con quelli dello scorso anno. Sono molte le affluenze di persone dalla Cina e dall'India. Due mercati che per un singolo Costruttore come Honda valgono più di due milioni di veicoli a due ruote venduti in un anno. Auto e Moto in Cina, secondo i dati ufficiali diffusi dall'Osservaorio Asia, hanno risentito meno della crisi economica, tanto che il Paese del dragone, analizzando i volumi delle vendite, ha mostrato difficoltà minori rispetto agli Stati Uniti. Sono dati che hanno ulteriormente motivato EICMA a sostenere una nuova edizione del "progetto Bike Asia". L'intera quota del mercato cinese di cicli e motocicli negli anni è oscillata fra i dieci ed i tredici milioni di veicoli.
Naturalmente gli espositori del Far East propongono modelli e cilindrate decisamente lontani dal gusto occidentale. Sono invece molto simili a quelli venduti in Sudamerica. Le cilindrate raggiungono un massimo di 250 cc. Ma a suscitare l'interesse delle aziende europee è soprattutto un'eventuale destinazione dei propri prodotti nelle liste dei buyer attivi nel settore luxury. Prima di tutti MV Agusta, che dopo il take-over della Harley-Davidson propone il Marchio di Schiranna come esempio di qualità manifatturiera italiana. Non solo Costruttori di moto e scooter italiani a Singapore, ma anche produttori di abbigliamento tecnico e caschi, come Nolan.
Quest'anno Bike Asia è stata inaugurata dal Sottosegretario al Ministero dei Trasporti Roberto Castelli. Madrina dell'evento è la showgirl Melba Ruffo di Calabria. In rappresentanza della parte dell'esposizione dedicata alle biciclette (come EICMA, Bike Asia unisce bici e moto), al taglio del nastro nella cerimonia inaugurale ha partecipato il campione di ciclismo Mario Cipollini. Per rendere più spettacolare la parte di Bike Asia dedicata al Made in Italy e rafforzare l'immagine legata alla tradizione e al prestigio italiano nella realizzazione di prodotti di qualità, dopo la cerimonia inaugurale si sono svolte due sfilate di moda. In passerella le creazioni degli stilisti Lorenzo Riva di Monza e Fausto Sarli di Roma.
