Potrebbero bastare 150-200 milioni per rifinanziare la campagna di incentivi alla rottamazione delle auto. Calcoli e simulazioni sono già stati fatti dai tecnici del ministero dello Sviluppo economico e dell'Economia anche se sulla decisione di inserire la proroga tra le nuove misure anti-crisi restano da sciogliere alcuni dubbi finali. Centocinquanta-duecento milioni è l'ipotesi di intervento minimo, cioè il rinnovo di un anno degli incentivi, in scadenza il prossimo 31 dicembre, previsti per le auto (acquisto di un Euro 4 o Euro 5 rottamando un modello Euro zero, Euro 1 oppure un Euro 2 immatricolato prima del 1997) e per i ciclomotori e motocicli (Euro zero in cambio dell'acquisto di un Euro 3 fino a 400cc). Ma sul tavolo dei tecnici ci sono anche simulazioni su interventi più ambiziosi, come l'aumento dell'incentivo auto oggi fissato a 700 euro o l'estensione anche ai modelli Euro 2 immatricolati nel 1998 e 1999, oltre 4 milioni di vetture. Scenari comunque difficili vista l'esiguità di risorse su cui il Governo potrà contare per la rottamazione. Assecondare in pieno i suggerimenti che arrivano dagli esperti dell'industria automobilistica (con bonus innalzato a 2mila euro) comporterebbe una spesa di 1 miliardo in un anno. Sarebbe troppo oneroso, probabilmente, anche l'esempio della Francia dove è stato appena introdotto un incentivo da 1.000 euro.
Tutte le stime sul tema rottamazione si basano su valutazioni ottimistiche dell'effetto-incentivi che in un anno dovrebbe portare un incremento sull'immatricolato intorno a 300mila vetture. Va anche detto però che la campagna rottamazioni rinnovata dal governo Prodi all'inizio del 2008 con il decreto milleproroghe ha avuto effetti nettamente al di sotto delle aspettative, anche per la limitazioni al 1996 delle Euro 2 rottamabili, e non riuscirà a contenere il calo del mercato previsto intorno al 13% rispetto al 2007.
Strategia europea
Calcoli e tabelle, comunque, devono ancora passare un ultimo filtro a livello politico. Gli aiuti all'auto, con la semplice rottamazione o con formule più "europee" legate anche a un intervento della Bei, sono ancora in discussione. Non sarà semplice sostenere l'auto e non altri settori in difficoltà, a cominciare dagli elettrodomestici le cui imprese chiedono di ampliare gli incentivi oggi limitati a frigoriferi e congelatori.
Il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola spiega che una decisione su «aiuti per l'auto finalizzati alla diminuzione di consumi ed emissioni di Co2 è anche un problema legato a quello che sta avvenendo negli Usa». Fari puntati dunque sul Congresso degli Stati Uniti che si appresta a varare il piano di salvataggio dei tre big dell'auto – Gm, Ford e Chrysler – mettendo a disposizione fino a 15 miliardi di dollari. A quel punto anche le ultime reticenze europee potrebbero cadere. «Se ci sarà qualcosa di grande e serio – ha detto nei giorni scorsi il ministro dell'Economia Giulio Tremonti – sarà qualcosa di coordinato a livello di Continente». In pratica si sta delineando un doppio scenario: su forme "leggere" di rottamazione ogni Stato potrebbe muoversi da solo; sull'utilizzo di una linea di prestito Bei a sostegno della ricerca sull'auto pulita si punta invece a un'azione concertata.
Gli altri interventi
Intanto Scajola attende risposte dal tavolo Governo-Regioni sulla rimodulazione delle risorse del Quadro strategico nazionale 2007-2013 (Fas e fondi europei). Se si attingerà con più libertà a questo "tesoretto", potrebbe essere aumentata la dote di alcuni degli interventi che il ministero dello Sviluppo intende portare alla prossima riunione del Cipe, a partire dal piano per il potenziamento della rete a banda larga: 800 milioni. Anche il piano di recupero delle aree industriali da bonificare richiederebbe un rafforzamento: a disposizione ci sono 2 miliardi, uno in meno di quanto previsto dal precedente Governo.
carmine.fotina@ilsole24ore.com
GLI INCENTIVI
La campagna per l'auto
Per l'auto: a fronte dell'acquisto di autovetture nuove Euro 4 o Euro 5, chi rottama autoveicoli Euro 0, Euro 1 o Euro 2 immatricolati prima del 1997, usufruisce di un bonus di 700 euro e dell'esenzione dal pagamento del bollo per una annualità (due per le vetture Euro 0). Le vetture non devono emettere oltre 140 grammi di Co2 per chilometro oppure 130 grammi se diesel
Per motocicli e ciclomotori
Agevolazioni per chi rottama un veicolo Euro zero, ciclomotore o motociclo, in cambio dell'acquisto di un motociclo Euro 3, con cilindrata compresa fra i 51 e i 400cc. Previsti un bonus di 300 euro, un anno di esenzione dalla tassa di possesso e la copertura delle spese di rottamazione del vecchio veicolo, fino a 80 euro se si tratta di un motociclo e fino a 30 se è un ciclomotore