"Le vendite di auto in febbraio negli Usa, per quanto riguarda i consumatori finali, sono risultate a un livello leggermente più basso dei tre mesi precedenti, che si erano attestate - per quanto riguarda le vendite al dettaglio - su un dato annualizzato di 8,5-8,6 milioni di auto. Ma potremmo essere vicini al fondo" afferma Jim Press, vice chairman della Chrysler, al Salone di Ginevra. I dati definitivi verranno resi noti in serata. Secondo Michael Manley, responsabile delle vendite internazionali e della pianificazione di prodotto della casa americana, sui mercati esteri non si intravede il minimo, nonostante gli incentivi varati in molti Paesi.
Chrysler sta proseguendo l'analisi di due diligence in vista dell'intesa con Fiat, che potrebbe essere firmata appena dopo che saranno concessi i fondi da parte del Governo americano. "Contiamo di farlo appena possibile" ha detto Press, che non si è però voluto sbilanciare su una data. Quanto all'accordo con Washington, il manager non vede ostacoli rilevanti sulla strada di una firma entro il termine fissato del 31 marzo. E l'ipotesi descritta nel piano sottoposto a Washington, di un possibile accordo con Gm? "Non è più sul tavolo, perché loro non vogliono". In attesa di sapere se e come potrà sopravvivere, Chrysler lavora al piano di investimenti da 2,3 miliardi di dollari per il 2009, che prevede fra l'altro la consegna dei primi veicoli ibridi in prova a enti governativi entro la fine dell'anno.