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L'Europa si converte all'ibrido

di Marina Terpolilli

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1 DICEMBRE 2008

«Il futuro dell'auto è elettrico». Questa la sentenza unanime emessa due settimane fa dagli esperti intervenuti ad «H2Roma Energy&Mobility Show», il salone a cielo aperto della mobilità sostenibile ormai divenuto un appuntamento imperdibile per l'alto livello scientifico.
Ma elettrico non sta necessariamente per auto elettrica, quanto piuttosto per elettrificazione dell'automobile.
«Se presto avremo auto mosse esclusivamente da un motore elettrico – chiarisce Fabio Orecchini, coordinatore scientifico della manifestazione – oggi viviamo una fase di transizione con auto ibride che utilizzano il motore a benzina, gasolio o gas insieme a quello elettrico».
Tutto questo lascia ancora ampio spazio all'idrogeno che «può essere considerato il Sole spostato nel tempo e nello spazio», commenta Orecchini alludendo alla possibilità di immagazzinare l'energia solare quando è disponibile, per usarla quando e dove serve tramite il vettore energetico del XXI secolo, la molecola di H.
Il primo passo verso l'elettrificazione è dunque la propulsione ibrida, strada percorsa con successo anche dall'Enea con l'Urb-e, che sta per Urban Easy. È il prototipo di una city car nella quale l'efficienza energetica è abbinata ai vantaggi delle ridotte dimensioni e alla manovrabilità di una city car. La Urb-e ha un motore benzina di piccola cilindrata e dei supercondensatori per l'accumulo dell'energia. Le sue prestazioni sono ancora limitate: velocità massima di 70 km/h, 0-100 km/h in circa 20 interminabili secondi, autonomia in puro elettrico di 2 km, consumi di 2-3 litri per 100 km. La novità assoluta della Urb-e è nel sistema ibrido costituito da componenti commerciali per abbattere i costi di produzione.
Spostandosi dal prototipo di ricerca all'auto su strada, si accende la sfida tra i maggiori costruttori. La Mercedes è pronta a lanciare nel 2009 due modelli BlueHybrid a benzina, l'ammiraglia S400 e il Suv Ml450, ma non si ferma qui. «Saremo i primi al mondo – ha detto Udo Hartman, senior manager del Gruppo di protezione ambientale Mercedes-Benz – a mettere sul mercato un'auto ibrida diesel», come evidenzia il prototipo Glk BluetecHybrid, dove il motore elettrico è abbinato al diesel pulito Bluetec. Da questa combinazione scaturisce una potenza di 224 Cv, una coppia di 540 Nm e consumi di 5,9 l/100 km. L'iniezione dell'additivo AdBlue (urea) fa sì che questa Glk rispetti le normative più severe come la statunitense Bin5 e l'europea Euro6.
Non è da meno la Volvo che presenterà sul mercato già nel 2009 un modello ibrido del tipo plug-in, come ha annunciato Marten Levenstam, responsabile Strategie ambientali della casa svedese. Honda, che di questa tecnologia è uno dei pionieri, va sul concreto: Alessandro Skerl, consigliere delegato della filiale italiana, conferma che ad aprile arriva la nuova Insight, aria sportiva e prezzo inferiore ai 20mila euro, mentre nel 2010 anche la nuova Jazz avrà la sua versione ibrida.
Psa Peugeot Citroën punta soprattutto a equipaggiare a breve termine l'intera gamma di Stop & Start. E nel 2011 arriverà l'ibrida diesel provata in anteprima ad H2Roma come Peugeot 308 Hybrid2 e Citroën C4 Hybrid2. Il motore elettrico abbinato al diesel 1.6 Hdi e al cambio automatico sequenziale le consente di percorrere 30 km con un litro di gasolio, con emissioni inferiori ai 100 g/km di CO2, mentre l'autonomia solo elettrica per ora non supera i 5 km.
Leader nella tecnologia ibrida, la Toyota promette entro 2-3 anni almeno un modello ibrido per ogni famiglia di vetture. Imminente il lancio della Prius plug-in che si ricarica dalla rete di casa e permette di risparmiare il 60% di carburante per percorrenze fino a 25 km al giorno.
La Bmw dopo l'exploit della Serie 7 con motore a scoppio alimentato a idrogeno punta sulla EfficientDynamics, in cui ha investito 1,1 miliardi di euro come rileva Gianni Oliosi, responsabile del progetto Bmw CleanEnergy per l'Italia. L'intenzione è di estendere a tutta la gamma questa filosofia che vede nel risparmio energetico il frutto della massima integrazione progettuale che coinvolge l'intera auto: dall'aerodinamica agli pneumatici, dal recupero dell'energia in frenata allo stop & start.
Nissan pure crede all'elettrificazione dell'auto e si è lanciata con Renault sull'elettrico puro, dove la jv con Nec mette a disposizione batterie agli ioni di litio tra le più avanzate. Un vantaggio che vuole sfruttare anche per le fuel cell, pronte per la commercializzazione dal 2015.

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