Quasi un anno per ricevere i pochi spiccioli del «tetto al 4%», surroghe «costose», difficoltà a ottenere finanziamenti per l'acquisto della casa. Sono queste le lagnanze più ricorrenti fra i titolari di mutui. A lungo le possibilità di ottenere ragione per i clienti sono rimaste circoscritte alla canonica segnalazione allo sportello reclami delle banche o all'iniziativa di alcune associazioni dei consumatori. Negli ultimi tempi esiste per la verità qualche strada in più: l'Arbitro bancario finanziario (Abf), il nuovo organo creato per risolvere in via stragiudiziale le controversie banche-clienti, ha in teoria tutte le carte in regola per trattare molte questioni legate ai mutui e infatti sono molte le persone che i queste prime settimane di attività vi si sono rivolti.
Da segnalare inoltre il nuovo ruolo assegnato in materia di controllo sul credito alle Prefetture. A loro imprese e famiglie possono infatti inviare reclami riguardanti situazioni di difficoltà che si sono verificate nell'erogazione di mutui e chiedere di intercedere presso le banche per il riesame della propria posizione. I mezzi per difendersi non mancano, è ora di metterli alla prova.