Domanda
(Angelo, 20 febbraio) Vorrei cambiare il mio mutuo a tasso fisso attraverso una surroga o la rinegoziazione. Potete spiegarmi che costi comportano queste pratiche?
Risposta
L'operazione di portabilità richiede l'annotazione della surroga (ossia l'annotazione della sostituzione) del nuovo creditore al precedente a margine dell'ipoteca iscritta a suo tempo: Secondo quanto stabilito dal Decreto Bersani e dalle successive modifiche gli eventuali costi notarili che gravano su queste pratiche devono essere interamente sostenuti dalle banche e non sono assolutamente a carico del mutuatario. Anche l'operazione di rinegoziazione con la stessa banca è priva di costi, dato che avviene tramite una scrittura privata, anche non autenticata, e quindi senza l'intervento di un notaio o di un altro pubblico ufficiale abilitato. Diverso è invece il caso della sostituzione vera e propria di un mutuo: in questo caso si può cambiare la somma mutuata, ma si deve chiudere il vecchio contratto e aprirne uno nuovo. Il mutuatario deve quindi versare la penale di estinzione alla "vecchia" banca (quando dovuta), può essere necessario cancellare la vecchia ipoteca, sostenere i costi bancari per l'accensione di un nuovo mutuo (con un atto notarile analogo a quello per una nuova pratica) e versare l'imposta sostitutiva dello 0,25%.
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