Dagli elettrodomestici ai pannelli fotovoltaici. A Scandicci l'ex stabilimento della multinazionale svedese Electrolux non chiude ma si riconverte. Esposto da anni, come l'intero settore, all'aggressione dei produttori low cost, l'impianto toscano, specializzato nella produzione di frigoriferi, cambia mano e passa all'energia alternativa.
Italia Solare Industrie ne fa il primo polo del centro-Italia per la produzione e lo studio di tecnologie applicate al settore fotovoltaico, eolico, idroelettrico, solare termodinamico e delle biomasse, riassorbendo e riqualificando tutto il personale. Trecentosettanta i dipendenti riassunti con lo stesso livello salariale e con la garanzia del posto di lavoro per tre anni. Sessanta quelli accompagnati in uscita da Electrolux con incentivi e ammortizzatori sociali.
«Un'operazione che ci ha permesso di trasformare la nostra esposizione e la sovracapacità produttiva in un progetto complesso, strategicamente difficile e tecnologicamente molto avanzato – spiega il manager che ha seguito tutti i passaggi della riconversione Renzo Savoia, responsabile della Qualità per il sistema europeo di Electrolux - in cui però tutti hanno creduto. A cominciare dalle nostre maestranze, alle quali è stato chiesto di riqualificarsi e ampliare le proprie competenze». Un'iniziativa che ha consentito all'azienda svedese di concludere tutto sommato positivamente il 2009: «Il nostro obiettivo era quello di reggere alla crisi, ridurre i costi ma continuare ad operare – aggiunge Savoia – Nei nostri 20 stabilimenti europei, in cui lavorano 20.000 persone, abbiamo continuato a investire anche se su gamme ridotte di prodotti. E nel caso di Scandicci invece di dismettere abbiamo reindustrializzato».
Il passaggio ufficiale delle consegne (compresa la proprietà degli 85.000 metri quadrati dell'area) segue di qualche mese alla realizzazione del primo pannello: «Con la nostra produzione nasce il made in Italy del fotovoltaico fino a oggi appannaggio di Germania, Cina, Stati Uniti, Giappone – dichiara Massimo Fojanesi, amministratore delegato di Italia Solare Industrie – Quello delle energie rinnovabili è un segmento promettente che offre infinite opportunità ma naturalmente anche qualche incognita considerato che il sistema Italia, in particolare quello bancario e finanziario, in questo settore, ancora non sostiene il coraggio degli impenditori». Fojanesi, però, già orienta i prossimi investimenti nella produzione di altre componenti teconologiche, come le celle dei moduli, così da completare tutta la filiera del fotovoltaico.
Entro il 2011 è prevista l'attivazione di tre linee fotovoltaiche per un investimento complessivo di 18 milioni di Euro. Per la fine del prossimo anno si calcola di arrivare alla produzione di 300.000 moduli, principalmente da 230Wp, pari a 70 MWp. Il 60% circa dei pannelli sarà dedicato ai progetti realizzati dalle società operative di ef energiefuture, la holding di riferimento di Italia Solare industrie. Il restante 40% della produzione di moduli sarà collocato sul mercato.
Per il momento i sindacati ringraziano e festeggiano il salvataggio dei posti di lavoro e gli obiettivi della nuova azienda. E il sindaco di Scandicci Simone Gheri, unitamente alla Regione Toscana e alla Provincia di Firenze, dichiara di essere «orgoglioso del dinamismo fuori dai canoni con cui il territorio sta reagendo alla gravissima crisi economica. Electrolux insieme alle istituzioni, ai lavoratori e all'impresa che in questo momento ha osato investire hanno realizzato un progetto che fa scuola».