Il gruppo Marcegaglia entra nel fotovoltaico con due tecnologie diverse. La società di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova), leader nella trasformazione dell'acciaio, investirà una cinquantina di milioni di euro per creare circa 200 nuovi posti di lavoro.
«Si tratta di investimenti – racconta Antonio Marcegaglia, 46 anni, imprenditore e amministratore delegato (con la sorella Emma, presidente di Confindustria) del gruppo di famiglia presieduto dal padre Steno – che si inseriscono nel nostro piano industriale 2009-2012 che prevede di spendere un miliardo di euro, equamente divisi tra Italia ed estero, per rafforzarci nel core business. Adesso, con la produzione dei pannelli solari, proseguiamo nella diversificazione che già pesa per il 15% sul nostro business».
Il gruppo mantovano è già presente da tempo, in una strategia di «verticalizzazione dei prodotti», nella commercializzazione di pannelli per le coperture industriali coibentate in poliuretano e, da un paio d'anni, anche nella vendita di pannelli fotovoltaici con il marchio Brollo Solar.
Adesso c'è il passo successivo, la produzione vera e propria, in due siti produttivi con tecnologie diverse che «rappresentano un'innovazione di prodotto significativa». Nello stabilimento di Taranto, insieme ai pannelli e alle lamiere grecate verrà prodotta anche la pellicola di silicio amorfo per l'integrazione architettonica e per le coperture commerciali e industriali, utilizzando la tecnologia migliorata della multinazionale americana United Solar Ovonic.
A Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, il gruppo Marcegaglia produrrà invece pannelli solari che utilizzano la tecnologia al tellururo di cadmio sviluppata dalla controllata Arendi, una società specializzata nella realizzazione di progetti industriali nel settore del risparmio energetico e nell'utilizzo di fonti di energia rinnovabili. I pannelli prodotti dall'Arendi saranno destinati al mercato delle grandi superfici. Entrambe le lavorazioni andranno a regime in autunno: si prevede una produzione annua di pannelli pari a circa 60 megawatt.
Il gruppo mantovano ha inoltre deciso di fare un altro paio di investimenti come utilizzatore di pannelli solari. Il primo è stato effettuato nell'impianto di Casalmaggiore (Cremona) utilizzando appunto la tecnologia "thin film" con il marchio Uni-Solar. Si tratta di uno dei più grandi impianti fotovoltaici in Italia e in Europa. Le lamiere grecate con il film di silicio amorfo hanno dato vita a un impianto di 2,1 megawatt in grado di alimentare fino a 800 unità abitative, garantendo allo stesso tempo un risparmio delle emissioni di CO2 pari a 1.113 tonnellate l'anno. A Taranto, invece, in joint venture con Enel Green Power, il gruppo Marcegaglia realizzerà sui propri capannoni industriali un impianto fotovoltaico da ben 4,2 megawatt che entrerà in funzione entro l'anno.
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