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Conferenza di Copenhagen

Nucleare, domande e risposte

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Quando sarà pronta
la prima centrale?
Il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, in diverse occasioni, ha preannunciato che la posa della prima pietra della prima centrale avverrà entro il 2013. L'obiettivo è quello di rendere la prima unità italiana operativa non oltre il 2020. È prevista la costituzione di società ad hoc per la costruzione, proprietà e messa in esercizio di ciascuna unità di terza generazione nucleare.
Come cambierà
il mix energetico?
L'obiettivo tracciato dal governo è quello di modificare radicalmente la composizione delle nostre fonti energetiche, oggi sbilanciate su gas e petrolio. Il governo punta a raggiungere il 25% di produzione elettrica da nucleare entro il 2020.
Quante saranno
le centrali italiane?
Per centrare l'obiettivo del 25% di produzione elettrica saranno necessarie almeno 12 centrali da 1.300 megawatt ognuna. Sulla base dell'accordo raggiunto il 24 febbraio scorso, in occasione del summit italo/francese, Enel ed Edf si sono impegnate a sviluppare, costruire ed esercire almeno 4 unità di generazione.
Quanto costeranno
gli impianti nucleari?
I costi di investimento sono alti, in compenso i costi per il "carburante" sono ridotti ad una frazione rispetto al petrolio, gas o anche carbone. Gli oneri da programmare per gestire una centrale nucleare sono comunque in crescita. Secondo un rapporto del Mit, in sei anni le stime sui costi di costruzione degli impianti (esclusi gli oneri finanziari, particolarmente pesanti per questa tecnologia) sono raddoppiati passando da 2.000 dollari/kW a 4.000 dollari/kW.
Chi realizzerà
le centrali?
Proprio la struttura dei costi di investimento e la massa critica da raggiungere per rendere conveniente l'operazione rendono praticamente obbligatoria un'aggregazione consortile. Il modello di riferimento è quello adottato in Finlandia per il loro reattore Epr: un consorzio tra operatori e grandi consumatori che si impegnano con un accordo pluriennale a ritirare elettricità così prodotta ad un prezzo prefissato.
Quali compensazioni potranno ricevere le comunità che ospiteranno i siti?Non si escludono agevolazioni tariffarie per il territorio circostante le centrali. Ma è più probabile il ricorso ad interventi a carico dei gestori del sito sulle infrastrutture (scuole, parchi ecc.). In ogni caso la costruzione di una moderna centrale atomica garantisce almeno 2.500 posti di lavoro per quattro anni e l'assunzione permanente di almeno 500 tecnici specializzati per la gestione.

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