Solo tre anni fa, secondo le statistiche sul sito www.retegas.org, erano la metà. Oggi, tra registrati alla rete nazionale e non si stimano in circa un migliaio per 25mila famiglie coinvolte. Sono gruppi di cittadini che, spontaneamente, si mettono assieme per acquistare direttamente dai produttori o dai grossisti prodotti alimentari di alta qualità a prezzi accessibili. Quello dei Gas (gruppi di acquisto solidali) è un movimento dal basso, fin dal 1994, altamente variegato. Ma la rete internet esercita un ruolo chiave. Il sito Retegas infatti serve anche ad aggregare gli ordinativi, ottenendo prezzi migliori, e a far cooperare tra di loro i gruppi. Anche se l'obiettivo dei Gas verte di più sulla qualità e sostenibilità dei prodotti, si stima un risparmio medio sugli acquisti di almeno il 10 per cento. Non solo: gli acquisti diretti sono generalmente effettuati presso produttori locali, quindi a "filiera corta", con conseguenti risparmi in termini di emissioni e carburanti. Vi sono Gas che hanno fatto rinascere specie alimentari italiane quasi estinte e altri che hanno rivoluzionato l'uso e l'imballo di bio-detersivi. Oggi però cominciano a nascere gruppi di acquisto anche per le energie (forniture di gas, acquisti di pannelli fotovoltaici...) e alcuni Gas contano di aprire specifici negozi (piccola distribuzione organizzata) con prodotti da loro certificati. Direttamente promossi dalla Coldiretti sono invece i farmer market, una quarantina, che l'associazione degli agricoltori conta oggi di diffondere in tutta Italia, dopo le prime positive esperienze compiute al Nord.