L'acqua, soprattutto al Sud, sta diventando un'autentica emergenza nazionale. In Sicilia, per esempio, si stimano dispersioni nelle reti idriche superiori al 42% – media nazionale – e persino in Piemonte, l'area più virtuosa, si tocca il 22 per cento. Oggi l'acqua come prodotto di mercato ci costa circa un milione di tonnellate di plastica da smaltire e la privatizzazione delle reti idriche viene contestata da un crescente numero di cittadini. L'acqua potabile ha quindi un costo crescente e va economizzata, anche individualmente. La prima misura è l'applicazione dei miscelatori a rubinetti e docce. In alcuni comuni dell'Emilia-Romagna sono stati distribuiti gratuitamente con una riduzione dei consumi che ha toccato il 30 per cento. Per esempio l'Aq System (www.rubinettisolidali.it) ha presentato un rompigetto da lavandino e un terminale areato per doccia a risparmio del 50 per cento. E dispone di un kit per la filtrazione dell'acqua potabile (da 400 euro) che la rende identica alle acque minerali. Sperimentato su un campione di 1.490 famiglie per un anno ha generato risparmi per 41 chili di plastica a famiglia e un risparmio totale lordo (compreso l'acquisto del kit) per 1,1 milioni di euro, con 255mila tonnellate di CO2 non emessa.