«Siamo davanti a una crisi globale che richiede forti risposte globali». Così il presidente Usa George W. Bush ai ministri finanziari del G7, ricevuti oggi alla Casa Bianca assieme al governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, al presidente del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, e
a quello della Banca mondiale, Robert Zoellick. «Siamo entrati in crisi insieme, ne usciremo insieme», ha detto il presidente Usa, sottolineando che gli Stati Uniti stanno facendo tutto quanto in loro potere per allontanare la minaccia che sta scuotendo l'economia americana e mondiale. Certo, ha sottolineato Bush, «il problema non potrà essere risolto in una notte», e servirà del tempo prima che le strategie messe in atto dai vari Paesi diano risultati. La risposta, ha chiesto il presidente americano, dovrà allora essere globale, e sarà per questo necessario coordinare gli sforzi a livello internazionale. «Bisogna fare in modo che le azioni di ogni Paese non contraddicano quelle degli altri», ha detto Bush all'indomani dell'approvazione da parte del G7 di un documento in cinque punti in cui è sottolineata la necessità di perseguire la strada di «azioni urgenti ed eccezionali per risolvere la crisi» e per sbloccare i mercati del credito e monetari. Gli Stati Uniti «hanno un ruolo particolare, di leadership, nella ricerca di una soluzione a questa crisi», ha detto il presidente Bush, che ha assicurato l'impegno massimo dell'amministrazione Usa per risolvere la crisi.