Un potenziamento delle risorse dei Confidi e un fondo di rotazione per sostenere gli investimenti di tipo produttivo delle Pmi. Sono i due principali provvedimenti che la Regione Liguria ha messo in cantiere per aiutare le imprese ad affrontare la crisi. Il piano di sostegno ai Confidi, inizialmente orientato a reperire 2 milioni di euro, dovrebbe contare su una cifra superiore ai 3 milioni. Un importo che l'assessore allo Sviluppo economico, Renzo Guccinelli, si è impegnato a rastrellare fra le poste del bilancio regionale.
Oltre all'iniezione di liquidità a beneficio dei Confidi e al fondo di rotazione, il piano predisposto da Guccinelli prevede anche l'accelerazione delle procedure per il finanziamento dei progetti dei Comuni per le riqualificazioni urbane e dei progetti delle Province per la valorizzazione del patrimonio culturale. «Intendiamo – spiega l'assessore - abbreviare l'iter procedurale di risorse pari, complessivamente a 180 milioni e, al tempo stesso, puntiamo ad accelerare il piano per l'artigianato e la pubblicazione del bando per gli incentivi alle imprese commerciali, un bando che renderà disponibili finanziamenti intorno ai 12 milioni».
Gli industriali liguri salutano con favore il potenziamento delle risorse per i Confidi. «La cifra che si va a stanziare – osserva Paolo Corradi, direttore generale di Confindustria Genova – si profila come una misura senz'altro positiva. Si tratta di un aiuto concreto perché siamo in presenza di un moltiplicatore molto alto e, soprattutto, perché si risponde all'esigenza di liquidità delle piccole imprese e, in particolare, al problema dell'indebitamento a breve». I venti di crisi potrebbero sospingere il progetto, accarezzato dalla Regione, di riunire sotto un unico ombrello i Confidi liguri dell'industria, dell'artigianato e del commercio.
Più complessa, invece, la valutazione sui reali benefici che possono derivare dalla costituzione del fondo di rotazione per le Pmi impegnate in investimenti di tipo produttivo. «Perché questo fondo – sottolinea Corradi – possa dispiegare una reale capacità di impatto sulle aziende, occorre che la dotazione sia almeno di 5 milioni anche se, sotto il profilo delle ricadute, l'importo auspicabile dovrebbe attestarsi intorno ai 10 milioni. Quella del fondo di rotazione - aggiunge - è una leva quanto mai opportuna dal momento che potrebbe incidere positivamente sulla situazione di generale rallentamento che ha caratterizzato gli investimenti nel corso degli ultimi mesi».
Ma c'è un altro serbatoio, al momento solo potenziale, dal quale il sistema produttivo delle piccole e medie imprese liguri potrebbe attingere provvidenziali boccate d'ossigeno. Si tratta dei fondi comunitari che la Filse, la finanziaria regionale per lo sviluppo economico, non ha ancora impiegato: da queste partite non utilizzate si potrebbero ricavare non meno di una ventina di milioni da mettere sul piatto della strategia anti-crisi. E sono in molti, negli ambienti della Regione, a pensare che i tempi siano ormai maturi per tirare fuori dal cassetto un progetto al quale si sta lavorando da aluuni mesi: la creazione di un fondo chiuso, a capitale pubblico-privato, di venture capital finalizzato al sostegno delle imprese ad alto tasso di innovazione.
I SOSTEGNI
3 Risorse per i Confidi
Il piano anti-crisi della Giunta regionale prevede lo stanziamento di circa 3 milioni di euro a sostegno dei Confidi liguri
12 Incentivi al commercio
Tra le misure c'è anche la pubblicazione di un bando per gli incentivi, pari a una dozzina di milioni, alle imprese commerciali