LONDRA - Tra l'asse Obama- Brown (più soldi al Fondo monetario e maggiori stimoli fiscali) e quello Sarkozy-Merkel (lotta ai paradisi fiscali e regole più rigide per i mercati finanziari) il premier italiano, Silvio Berlusconi, non ha alcuna esitazione a schierarsi con i partner dell'Europa continentale. Anche perché, dice, nel vertice del G20 che si terrà domani qualche decisione "opportuna e immediata" verrà presa ma le nuove regole mondiali pe combattere la speculazione saranno prese al G8 della Maddalena a presidenza italiana. Gli sherpa, secondo Berlusconi "hanno lavorato molto bene", il che contribuirà nella notte a togliere qualche parentesi quadra tra i 24 punti del documento finale ma, aggiunge "sarà solo al G8 che porteremo la nostra proposta per il global standard, cioè una legislazione internazionale per il mondo della finanza e dell'economia". In altre parole, il G20 comincerà il lavoro ma a condurlo in porto sarà il vertice dei sette Paesi più industrializzati oltre alla Russia.. Anche perché, aggiunge il premier italiano prima di partecipare al ricevimento a Buckingam Palace e alla cena a Dowining Street, "è al G8 che verrà redatto il nuovo codice dei comportamenti finanziari ed economici del mondo all'insegna del People first".
Berlusconi non si straccia quindi le vesti se da Londra non usciranno, come molti speravano, le line direttrici per uscire dalla crisi. Gli ostacoli maggiori, secondo quanto riferito dal segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha preso parte a Londra a una riunione internazionale delle organizzazioni sindacali verrebbero proprio dal premier inglese e presidente del G20 Gordon Brown restio a prendere impegni sulle nuove regole e sui paradisi fiscali. Qualche battuta il premier italiano la scambiera nel corso della cena anche con il presidente amerciano Barak Obama anche se non è previsto un incontro bilaterale ad hoc. Anche se la diplomazia italiana sta lavorando per un incontro tra Berlusconi e Obama a margine del prossimo vertice Ue- Usa di Praga del 5 aprile il presidente del Consiglio italiano ha affermato che "non abbiamo chiesto un incontro bilaterale con Obama perché non ci sono argomenti su cui intrattenerci, abbiamo tutto chiaro". L'unico incontro di oggi Berlusconi l'ha avuto con il premier giapponese Taro Aso che si è informato sul nuovo partito Pdl. Nonostante la situazione di crisi, ha spiegato Berlusconi, il Pdl tiene e il consenso personale del premier "è arrivato al 66,4%"