FINANZA &MERCATI

 
 
 

16° Congresso Aiaf, Assiom e Atic Forex - Napoli 2010

 
HOME DEL DOSSIER

Il congresso

Approfondimenti

Berlusconi: nessun veto di Berlino su Draghi alla Bce

di Rossella Bocciarelli

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
11 febbraio 2010
Berlusconi: nessun veto di Berlino su Draghi alla Bce

«No, non mi risulta questo veto». Il premier Silvio Berlusconi ha risposto così ieri sera a Bruno Vespa, che gli aveva girato le indiscrezioni apparse su «La Stampa»: un documento segreto del ministero delle Finanze tedesco, che documenterebbe il veto di Berlino alla nomina di Mario Draghi alla presidenza della Bce, come successore di Jean Claude Trichet alla fine del 2011, per spianare invece la strada ad Axel Weber, attuale guida della Bundesbank. Berlusconi ha tenuto a sottolineare che non esiste alcun "muro di Berlino": «Dato il tema ormai prevalente nell'informazione dei quotidiani italiani, di riportare gran parte di notizie che non sono vere, non mi meraviglierei che anche questa notizia non fosse vera», ha aggiunto il premier.
Nel pomeriggio era comunque arrivata la smentita ufficiale del ministero guidato da Wolfgang Schaeuble: «Nel nostro ministero non siamo a conoscenza di un documento di questo genere», ha sottolineato all'Ansa una portavoce. Insomma, un conto sono le voci e le discussioni di cui parla tutti i giorni la stampa tedesca, che documentano grande attenzione alla lunga gara per la successione di Trichet (con commenti a favore o contro il governatore della Bundesbank), un altro sono le posizioni formali di cancellerie e ministeri. Che, data la complessità della partita, restano, in Germania e in Italia, ben trincerate dietro l'affermazione che è del tutto «prematuro» parlare dell'identikit del futuro presidente della Bce. È il copione seguito anche ieri: «Non abbiamo ancora formulato una candidatura del nostro governatore, anche perché i tempi non sono giusti per farlo», ha detto Berlusconi. «La decisione sarà assunta dagli organi europei tra un anno e mezzo. Quindi credo sia assolutamente non tattico formulare una candidatura oggi». Stesso approccio dal ministro degli Esteri, Franco Frattini: «Credo che non sia il caso di alimentare il toto-presidenza della Bce adesso».
A far capire quale sarà, quando verrà il momento, la posizione del governo italiano, aveva provveduto in mattinata il portavoce, Paolo Bonaiuti: «Il governo sosterrà Draghi con forza come candidato alla guida della Bce. Noi sosteniamo da sempre tutte le candidature italiane, anche quelle di una diversa parte politica, come certo non è il caso di Draghi». Intanto, martedì prossimo è probabile che l'Eurogruppo designi il portoghese Vitor Costancio come nuovo vicepresidente della Bce e non il lussemburghese Yves Mersch: alcuni commentatori tedeschi (e l'apocrifo del ministero ripete questa posizione) hanno detto che la nomina del candidato portoghese potrebbe giocare a sfavore di Draghi, nella gara per la poltrona di numero uno; ma non è previsto da nessuna parte, nemmeno nelle "leggi non scritte" della governance Bce, che possa esser fatto valere un criterio di divisione Nord-Sud.

11 febbraio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-