Con questi chiari di luna sui tassi è molto difficile decidere. Se vale per la rinegoziazione dicono nelle banche vale anche per la strada alternativa della surroga portabilità o della sostituzione. La surroga, rilanciata dal precedente Governo, spinge a cambiare tutti i principali parametri del prestito in essere (tasso e durata anzitutto), tranne l'importo residuo. Con la sostituzione si apre la strada a un nuovo mutuo, che può essere stipulato anche con un interlocutore concorrente che spesso paga parte degli oneri accessori. Finora le spese di sostituzione sono state un ostacolo al cambiamento della banca. Con i tassi ufficiali in movimento al ribasso, la speranza è di poter vedere scendere l'Euribor. Per questo tutti si informano e pochi si muovono. Anche le offerte delle banche sono semibloccate dalla bufera finanziaria in corso.
L'Antitrust mantiene alta l'attenzione per evitare che il cambio-banca sia frenato da pratiche scorrette. Quali possono essere? Secondo l'Antitrust 23 banche, oggetto di un'istruttoria avviata nella primavera scorsa, «con diversi comportamenti hanno negato o comunque ostacolato la portabilità gratuita (surroga) dei mutui da parte della clientela, prevista dalla legge, venendo meno agli obblighi di diligenza professionale e fornendo informazioni incomplete o non veritiere alla clientela». Diversi istituti sono stati multati, oltre alla sanzione «morale» della reprimenda pubblica. In sostanza alcuni istituti hanno illustrato ai clienti solo la strada più onerosa della sostituzione, lasciando in ombra l'opzione «leggera» della surroga. E anche quando hanno dovuto esaminare questa seconda strada «hanno posto a carico della clientela, in diversa misura, oneri non consentiti».
P.Zu.
