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FINANZA

Finora solo l'1% ha rinegoziato

di Raffaela Ulgheri

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13 OTTOBRE 2008

La rinegoziazione segna ancora il passo. Continua a essere ridotto, infatti, il numero di quanti, interessati dalla convenzione tra Associazione Bancaria Italiana (Abi) e ministero dell'Economia (Mef) del 19 giugno scorso (in attuazione del decreto legge 93/2008), si rivolgono alle loro banche per rinegoziare il proprio mutuo o solo per ottenere ulteriori informazioni in merito.

Il gruppo Banca Popolare dell'Emilia Romagna ha inviato le lettere a 33.608 clienti (entro il 29 agosto di quest'anno, come prevedeva la normativa); di questi, già 311 hanno usufruito della possibilità di rinegoziare il proprio mutuo, il che prevede un allungamento della durata dello stesso e una ricollocazione ai tassi del 2006.

Il gruppo Banca Popolare di Milano, che comprende Bpm, Banca di Legnano e Cassa di Risparmio di Alessandria, ha inoltrato un totale di quasi 24mila lettere, 17.598 la sola Bpm.

Il gruppo ha potuto contare l'1% di contratti conclusi. Continuano, se pur con minore afflusso, le richieste di informazioni sulla legge Bersani del febbraio 2007 che offre un'alternativa a quanti vogliano spostarsi in un'altra banca sulla base della portabilità.

Banca Sella ha contattato circa 15mila clienti, ma le risposte da parte di questi ultimi non ci vengono riferite perché, come spiegano nel settore comunicazioni esterne «per policy aziendale non possiamo fornire questo tipo di dati, ma sicuramente l'iniziativa sta suscitando interesse tra i clienti».

Acque ferme anche nella big italiana, Intesa Sanpaolo, che non è ancora in grado di fornire dati numerici sulla rinegoziazione, in qualsiasi caso la banca chiarisce che «i clienti titolari di un mutuo a tasso e rata variabile sono diverse centinaia di migliaia» e aggiunge che ad aver usufruito della rinegoziazione è stata una percentuale assai ridotta.

Diverso il discorso per UniCredit. Il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha inviato circa 390mila missive che riportavano la possibilità di rinegoziare il proprio mutuo, a oggi le adesioni alla convenzione Abi/Mef sono state 4167, pari a circa l'1% del totale delle lettere inviate.

Molti clienti si sono rivolti alle filiali per ottenere informazioni. «Ma questo non si è tramutato in un alto numero di adesioni afferma Andrea Gnetti, responsabile Marketing Privati e Famiglie della divisione retail Italia , sia perché ci sono ancora quasi due mesi di tempo per sottoscrivere i contratti, sia perché una parte dei clienti continua a preferire le altre forme di rinegoziazione offerte dalla banca quando risultano più convenienti per la loro tipologia di mutuo».
Riguardo alla portabilità invece, le banche della divisione retail di UniCredit si attestano su una percentuale inferiore al 2% dei mutui erogati.

Bnl-Bnp Paribas informa che i clienti interessati dalle lettere previste dall'accordo Abi-Governo sono stati circa 30mila. Di questi circa un 4% si è rivolto ai contact center
della banca per chiedere ulteriori chiarimenti e 3 su 4 hanno fissato un appuntamento nelle agenzie per approfondire i dettagli dell'iniziativa

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