Un vasto patrimonio di mattoni quello della cassa di previdenza dei giornalisti (Inpgi). Concentrato soprattutto a Roma: 2.472 unità dei quali 2.170 sono abitazioni. Fabbricati che a fine 2008 avevano un valore di 692 milioni di euro.
E i fondi immobiliari? «Nell'ambito della gestione separata, più nota come Inpgi 2 – afferma il presidente dell'ente, Andrea Camporese – stiamo per acquistare dalla Sopaf quote del fondo Fip per un controvalore di 30 milioni di euro. La gestione separata ha infatti un patrimonio di 178 milioni e non c'è presenza di immobili. Il nostro consulente, Mangusta Risk, ci ha suggerito di inserire investimenti real estate fino a un massimo del 17,52%». Il numero di quote da acquistare non viene reso noto ma prendendo a riferimento il Nav (patrimonio netto) al 31 dicembre scorso del fondo Fip, pari a circa 140mila pro quota, le porzioni acquistate dovrebbero essere di poco superiori alle 200 unità. Con i 30 milioni di euro del fondo Fip, è stata così quasi del tutto saturata (16,9%) la fetta di mattone stabilita per l'Inpgi 2.
Ma cos'è il Fondo immobili pubblici (Fip appunto)? Creato nel 2004, è «il primo fondo di investimento promosso dalla Repubblica italiana – si legge nel sito web – e si inserisce in un più ampio processo di privatizzazione realizzato dal ministero Economia e Finanze». A gestirlo è la Sgr Investire Immobiliare (Banca Finnat). Le quote del fondo sono state poi collocate tra gli investitori istituzionali.
La Sopaf, guidata da Giorgio Magnoni, è stata una delle società che nel 2005 ha partecipato al collocamento: attraverso la controllata lussemburghese Five Stars aveva rilevato 450 «pezzi» del Fip per un controvalore di 57 milioni di euro. Più di recente, però, sempre la Sopaf ha comprato e rivenduto porzioni di Fip: nella trimestrale consolidata al 30 settembre 2008, emerge che sono state acquistate 209 quote per un controvalore di 29 milioni e 215 mila euro. Quote rivendute nello stesso trimestre con una plusvalenza di 881mila euro. I prezzi? Bastano due semplici divisioni: acquistate a circa 140mila euro, le quote sono state rivendute a 144mila euro ciascuna.
V.D'A.