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Liquidi ed entro i cinque anni

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Con rendimenti dei BTp a due anni scesi in area 2,5% lordo, appaiono sempre più attraenti le obbligazioni emesse dalle banche. Il differenziale di rendimento tra l'indice Merrill Lynch corporate banking euro e il Bund è passato da 1,46 di inizio 2008 all'attuale 4,9. Un aumento dovuto all'effetto combinato della diminuzione dei rendimenti dei governativi e al contemporaneo aumento dei ritorni dei corporate.
I bond bancari hanno più appeal anche per le aumentate garanzie, esplicite o meno, dei Governi nazionali. È opinione diffusa infatti che dopo l'errore Lehman, difficilmente ci saranno nuovi fallimenti nel settore bancario dove l'intervento statale sta diventando ormai una consuetudine. Ma generalizzare sarebbe un errore. Chi si vuole muovere dunque tra i bond bancari deve seguire precise regole. In primo luogo privilegiare emissioni liquide (con ammontare di almeno 750milioni di euro). Inoltre bisogna puntare, secondo gli esperti, su scadenze abbastanza ravvicinate.
In quest'ambito accanto a obbligazioni che hanno una vera e propria garanzia statale, con un impegno formale dei Governi, esistono emissioni (come tutte quelle italiane) che di fatto sono prive di una garanzia vera e propria. Questa discriminante, ovviamente, si riflette sui rendimenti. I bond esteri garantiti rendono infatti dagli 80 a 110 punti base più dei Bund tedeschi di analoga scadenza, con remunerazioni quasi analoghe dunque a quelle dei BTp italiani. Su di essi, nonostante l'esiguo spread, consiglia di puntare uno studio di Credit Suisse che prende in esame questa nuova asset class di fatto paragonabile a emissioni sub sovreign, sovranazionali e alle cosiddette agencies.
CS consiglia di passare dai titoli di Stato a breve termine ai bond bancari a medio termine garantiti dai vari Governi (nella tabella a fianco ci sono i titoli che Credit Suisse raccomanda).
Ritiene invece molto più interessante giocare la carta della garanzia implicita Andrea Delitala, responsabile della strategia di investimento di Pictet Funds. «Ci troviamo in un ambiente dove le banche sistemiche (troppo grandi per fallire) sono sostenute in ogni modo e, ove non bastasse, nazionalizzate – sottolinea Delitala – e dunque o fallisce lo Stato o anche i bond esplicitamente non garantiti verranno rimborsati comunque alla scadenza». Meglio dunque secondo il gestore approfittare di rendimenti superiori del 2%-4% rispetto ai governativi offerti dalle emissioni bancarie senza bollino di garanzia. Su quersto fronte però, secondo Delitala è meglio evitare Stati come Irlanda e Regno Unito, nonostante il loro miglior rating (AAA), poichè il debito bancario e l'indebitamento delle famiglie (entrambi oltre il 100% del Gdp) superano di gran lunga le proporzioni dell'Italia (rispettivamente pari al 50%, e 35%), aumentando i rischi che gravano sulle finanze pubbliche.
Consigliabile stare alla larga, oltre che dalla già citata Irlanda, anche dalla Grecia a favore di Francia, Germania e Italia. Questo è il parere di Tommaso Federici, gestore di Banca Ifigest. «Inoltre è tassativo puntare solo su obbligazioni senior e liquide, evitando i subordinati, troppo complicati e rischiosi. Quanto alla tipologia dei titoli, le scadenze non dovrebbero superare i cinque anni», spiega il gestore che suggerisce anche titoli a tasso variabile (indicati nella tabella in pagina), che agli attuali prezzi offrono una cedola attuale che arriva a superare anche il 4 per cento. Essi rappresentano una polizza assicurativa contro un eventuale rialzo dell'Euribor che non è escluso si verifichi a causa delle nuove emissioni necessarie: Cs stima che il fabbisogno 2009, per rifinanziare il solo settore banking europeo, sia di 400 miliardi di euro.
Con molta attenzione si può approfittare dei saldi anche secondo Luigi Romano responsabile dell'obbligazionario a Mps A.m. «I bond delle banche offrono rendimenti mai visti, ma anche il rischio non è trascurabile». La parola d'ordine è puntare su emissioni senior di «campioni nazionali », ossia su grandi gruppi che difficilmente verranno abbandonati al proprio destino. Traducendo in pratica le indicazioni di Romano meglio privilegiare bond a tasso fisso di Intesa Sanpaolo e UniCredit con scadenze entro i tre anni.
Federica Pezzatti

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