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Recupero debiti, 150mila studenti al test decisivo

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3 settembre 2008

Tra una settimana si saprà quanti studenti si sono liberati con successo del loro debiti.
Alla fine del primo quadrimestre gli "indebitati" erano due milioni - circa il 70% degli iscritti alle superiori – con in media quattro materie da recuperare a testa (si veda «Il Sole 24 Ore» dell'11 marzo). A fine anno, tre studenti su quattro si sono salvati, e i "rimandati" con debiti formativi da recuperare sono scesi a quota 579mila.
A rischiare di più adesso sono soprattutto i 147mila studenti delle superiori che devono recuperare tre materie. E a riguardare i numeri del primo quadrimestre il primo imputato è la matematica: è la materia che totalizza il 62,4% di insufficienze in tutti i tipi di scuola.
Il timore è che, con questi numeri, si superi abbondantemente la quota di 13,7% di bocciati dell'anno scorso, quando il recupero dei debiti non era ancora obbligatorio.
L'ordinanza ministeriale n. 92 del 5 novembre scorso, ha infatti reintrodotto l'obbligo della sufficienza in tutte le materie per passare alla classe successiva e ha vietato di portarsi dietro i debiti fino all'ultimo anno.
I conti sono presto fatti: se anche solo l' 8-10% di rimandati, circa 50mila studenti, venisse fermato dopo aver frequento i corsi di recupero il numero complessivo di studenti delle superiori bocciati salirebbe, infatti, al 16 per cento.
Intanto, si stanno completando in questi giorni le verifiche e i consigli di classe per valutare l'esito del recupero dei debiti formativi – reintrodotti dal ministro Giuseppe Fioroni e confermati dal successore, Mariastella Gelmini – assegnati dai consigli di classe.
In molte scuole, la verifica sui debiti è stata già affrontata, ma fino a quando l'operazione non sarà stata ultima in tutte le scuole italiane non si potrà fare il bilancio di quel 26,9% di studenti delle superiori che è in bilico tra promozione e bocciatura.
Le statistiche precise non ci sono ancora perché le scuole procedono in ordine sparso: il decreto ministeriale 80/2008 prevede infatti che esami e "scrutini" vengano ultimati entro il 31 agosto, ma molti istituti hanno chiesto, motivandola, una deroga. È il caso di Milano, città in cui diversi licei (Beccaria, Berchet, Volta) hanno iniziato l'iter questa settimana. In alcune regioni del Sud le verifiche si sono invece concluse a luglio, in altre zone si è scelto agosto.
Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha però annunciato di voler mettere ordine in questa "dispersione" dei debiti spalmata lungo tre mesi estivi: dal prossimo anno le prove di recupero potrebbero essere concentrate tutte dal 1° al 9 settembre, secondo quanto previsto dal disegno di legge.

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