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Il futuro manager recita a soggetto

di Vito Lops

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Due secoli fa il naturalista Charles Darwin teorizzava la selezione naturale. Ottant'anni dopo l'economista Joseph Schumpeter estendeva questo concetto al mercato. Oggi, gli studenti di economia o aspiranti tali non possono che dare ragione ai grandi pensatori del passato. Dall'inoccupazione all'impiego dei sogni (sia esso un lavoro nel back office di una banca, nell'area commerciale di una grande società, in uno studio commerciale o al ministero delle Finanze) la strada è in salita, e passa per una buona laurea. Del resto, secondo le ultime rilevazioni dell'Istat, un titolo quinquennale in campo economico-statistico – a tre anni dalla laurea – garantisce una quota di occupati del 79,9% (circa sei punti oltre la media).
«La laurea in scienze economiche è polivalente – conferma Francesca Contardi, managing director di Page personnel –. Offre sbocchi che vanno dall'amministrativo puro al marketing». All'atto pratico, quindi, le vie percorribili sono molteplici. «Le aree aziendali nelle quali i laureati in economia trovano migliore apprezzamento sono quelle del marketing e brand management, strategy, customer care e sales – spiega Maria Antonietta Russo, responsabile recruiting e selezione di Telecom Italia –. Nei prossimi anni la ricerca di giovani neo-laureati si orienterà in misura sempre maggiore verso giovani con buona conoscenza del mondo del Web 2.0 e dei servizi Voip».
Le porte si possono aprire anche durante gli studi. Sta crescendo, infatti, il numero di aziende che selezionano i migliori talenti da formare e assumere negli anni dell'università. Si inserisce in questo filone il Programma Campus di Vodafone, in partnership con Elis Consel. «L'edizione 2008 sarà dedicata al Finance – spiega Giovanni Orestano, responsabile resourcing di Vodafone -. Nel mese di giugno selezioneremo i migliori studenti intenzionati a iscriversi ai corsi di laurea specialistica in amministrazione, finanza e controllo per offrire un percorso di tre anni con l'obiettivo di diventare Junior controller».
Inglese e master


Tra i requisiti sono richiesti un'ottima conoscenza dell'inglese e un alto voto finale di congedo dall'università. «Per il ruolo del back office privilegiamo laureati in economia – sottolinea Francesca Rossi, responsabile reclutamento di Bnl - Gruppo Bnp Paribas –. Tendiamo a privilegiare i curriculum con un voto di laurea da 100 in su. Recentemente, inoltre, abbiamo reso più selettivo il test di inglese. Tra gli altri requisiti preferiamo la giovane età al master».
Ma ci sono aree dove il master resta una priorità, in particolare, a mano a mano che la posizione da ricoprire risulta più qualificata. «Un master può essere utile per completare un curriculum – spiega Marco Vernieri, responsabile direzione centrale personale di Intesa Sanpaolo –. Allo stesso tempo, però, un cv con esperienze lavorative in ruoli a contatto con il pubblico può essere altrettanto interessante. In particolare per la figura di assistente private (una delle posizioni per le quali l'istituto prevede assunzioni nei prossimi anni, ndr), ovvero colui che si occupa delle attività a supporto del private banker».
Pratica e stage
Quanto al primo contatto con il mondo del lavoro, il modello basato sulla pratica resiste negli anni. «Dopo la laurea, il mio consiglio è di inserirsi in uno studio già avviato per fare pratica e specializzarsi – spiega Luigi Martino, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti di Milano –. È finita l'era del commercialista tuttofare». C'è poi la strada dell'inserimento con contratto di apprendistato professionalizzante (preferita da Intesa Sanpaolo) alla quale si affianca l'alternativa, sempre di moda, dello stage. «Abbiamo incrementato in tutte le società del gruppo gli stage curriculari (1-2 mesi, ndr) che permettono agli studenti di accumulare crediti formativi e alle aziende di conoscere più da vicino potenziali futuri dipendenti – afferma Antonio Fois, responsabile reclutamento e selezione del Gruppo Generali –. Quelli più lunghi, da sei mesi in poi, rientrano in un programma di consolidamento e da questi possono nascere le premesse per un contratto».

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