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Business e meditazione le "frontiere" di lingue

Madela Canepa

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Lingue è un'area disciplinare che può proiettare i laureati sul mercato mondiale e allungare il loro sguardo sul futuro: a seconda dei percorsi scelti, offre conoscenze e tecniche per mettere in relazione fra di loro le culture più lontane e diverse. In questo senso, il nostro Paese ha una tradizione significativa nelle università di Venezia Ca' Foscari, Napoli L'orientale e nello Iulm di Milano.
L'ateneo veneziano, in particolare, ha celebrato i 140 anni di studio degli idiomi con un articolato programma di eventi. «Dal prossimo anno accademico – dice la preside della facoltà di lingue, Alida Cagidemetrio – attiveremo la laurea magistrale in relazioni internazionali. Focalizzata sui rapporti tra Occidente e Oriente, prevede sbocchi in istituzioni, enti, fondazioni, agenzie di cultura internazionale». La facoltà di lingue veneziana – 40 idiomi insegnati – applicherà il Dm 270 da ottobre 2008: «L'offerta di primo livello risulta asciugata nella varietà, ma potenziata nell'insegnamento linguistico», precisa la preside.


Solo qualche modifica è stata apportata ai corsi di laurea della facoltà di scienze linguistiche e letterature straniere dell'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, specifica Giovanni Gobber, docente di linguistica. Nell'offerta, un corso di laurea di primo livello in scienze linguistiche che prosegue sul percorso magistrale, insieme a lingue». L'abbinamento degli idiomi ai meccanismi e linguaggi dell'economia, per sbocchi professionali nel mondo delle imprese – come previsto dal curriculum per esperto linguistico d'impresa – è molto apprezzato, dice il docente: «È seguito dal 45% degli iscritti alla facoltà, circa 900».
Anche all'università di Bergamo una delle opzioni offerte – con il corso di laurea triennale in comunicazione interculturale per la cooperazione e l'impresa – è l'abbinamento tra competenze linguistiche e abilità di progettazione nelle strategie di business. «Nel prossimo anno l'offerta resta invariata con tre corsi nel primo livello e quattro nel secondo – precisa il preside. La svolta sarà dal 2009».
Tre corsi di laurea di primo livello, di cui uno per la formazione di insegnanti e uno in comunicazione linguistica – con relativi percorsi magistrali – e un corso per traduttori e interpreti costituiscono l'offerta della facoltà di lingue dell'università di Lecce dove la scelta avviene tra lingue "veicolari" (francese, inglese, russo, spagnolo, tedesco), e mediterraneo-orientali (albanese, arabo, ebraico e turco), con la possibilità di inserire cinese e arabo nel corso di laurea in scienze e tecnica della mediazione linguistica. Il preside Antonio Fino spiega che «siamo impegnati con la certificazione Iso 9000 di qualità per scienze e tecnica della mediazione linguistica».
Proprio sulla figura innovativa del mediatore linguistico, ha rinnovato la propria offerta didattica la scuola superiore Carlo Bo (sedi a Milano, Bologna, Firenze, Roma) che rilascia un diploma equipollente a quello di laurea triennale. «Con qualche anno arricchiamo l'offerta extracurriculare – spiega il docente Paolo Proietti. Insegniamo, ad esempio lo svedese, e dal 2008 anche il russo, a Roma. Oltre ai corsi di inglese per la pubblica amministrazione aperti agli studenti e non solo».

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