Sono sempre di più le università che offrono ai propri studenti la possibilità di conseguire una laurea riconosciuta sia in Italia sia in un Paese straniero, quella che in gergo si definisce «doppia laurea» o, in inglese, double degree. Per l'anno accademico 2008-09 sono 29 gli atenei che propongono corsi di primo o secondo livello di questo tipo, un'offerta ampia che vede il coinvolgimento di Paesi non solo europei (si veda anche la tabella nell'inserto centrale).
L'opportunità offerta dal double degree è quella di entrare in un contesto internazionale e, spesso, anche nel mondo lavorativo di un Paese straniero. Per accedere ai corsi che rilasciano doppio titolo è necessario conoscere molto bene la lingua inglese o la lingua del Paese dove si completano gli studi ed è importante avere un buon punteggio negli esami sostenuti. Metà del corso di laurea viene seguito nella propria università; gli ultimi anni, con i relativi esami ed eventuale formazione in azienda, si svolgono invece nell'Università straniera convenzionata. Al ritorno lo studente avrà finito un unico corso di studi con due lauree.
La doppia laurea nasce dalla convenzione del Processo di Bologna che si propone di realizzare entro il 2010 uno Spazio europeo dell'istruzione superiore e che ha come obiettivo principale quello di dare ai laureati la chance di proseguire agevolmente gli studi o trovare un'occupazione in un altro Paese europeo. Ma le convenzioni degli atenei spesso varcano i confini europei e la partnership coinvolge anche molte università di Cina, Stati Uniti, America Latina.
Ancora qualche difficoltà si ha sotto il profilo dell'uniformità del corso di studi: «L'armonizzazione tra i diversi corsi dovrà essere completata entro i prossimi due anni, ma al momento ci sono ancora alcune differenze di ordinamento tra le università italiane e quelle estere – spiega Carlo Finocchietti, direttore del Centro di informazione sulla mobilità e le equivalenze accademiche (Cimea) –. Questo può comportare l'allungamento dei tempi per una laurea o l'equivalenza tra una laurea e un master».
In testa agli atenei che da più tempo hanno organizzato corsi per la doppia laurea c'è l'Università di Trento che ha accordi con molte università europee ed è riuscita a coordinare con queste i tempi dei propri corsi. Il Politecnico di Milano ha invece una fitta rete di accordi grazie all'iniziativa Time (Top industrial managers for Europe) che vede la partecipazione di 46 università tecniche prestigiose nel campo dell'ingegneria. Buone opportunità per chi sceglie ingegneria sono date anche dall'Università di Brescia che per il corso di I livello in ingegneria dell'informazione e per otto corsi di II livello permette di conseguire il doppio titolo in Francia o negli Stati Uniti.
Di anno in anno le università potenziano la loro offerta: «Quest'anno avviamo i primi corsi di secondo livello con doppia laurea – spiega Maurizio Bussola, preside dell'Università Cattolica di Piacenza – visti gli ottimi risultati che i nostri laureati stanno ottenendo con il doppio titolo: un diverso approccio didattico, un periodo di stage più lungo e il contatto con altre realtà sono un forte stimolo per i ragazzi».
Negli ultimi anni i contatti sono diventati molto frequenti anche con l'Oriente: la Luiss di Roma ha attivato il double degree in International management in collaborazione con l'università di Shangai in Cina, mentre la Bocconi di Milano ha un corso interamente in inglese in management, che permette di conseguire un doppio titolo, in Italia e in India.
