Il presidente degli Stati Uniti farà anche una tappa nel Ghana in cerca delle sue «radici» africane
Prima volerà in Russia, dove ad aspettarlo ci sarà il collega russo Dmitri Medvedev, poi si sposterà in Italia per partecipare al vertice del G-8 e per incontrare Benedetto XVI. Infine visiterà il Ghana. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, lascerà il 5 luglio Washington per un viaggio di una settimana denso di appuntamenti: l'incontro con il Papa, la partecipazione al G-8, il vertice al Cremlino.
Obama al Cremlino
È Mosca la prima tappa del viaggio del presidente Usa. Il 6 e il 7 luglio incontrerà Dmitri Medvedev per fare il punto sull'andamento dei negoziati per la riduzione degli arsenali nucleari. Le trattative erano iniziate ad aprile, dopo l'incontro tra i due leader a Londra, ma ora 
la scadenza a dicembre del trattato Start-1 rende più urgente la questione. A Mosca Obama incontrerà anche il premier russo Vladimir Putin e l'ex leader del Cremlino Mikhail Gorbaciov, oltre a diversi esponenti della società russa. L'obiettivo del viaggio è quello di portare avanti una strategia delle «distensione» nelle relazioni tra Usa e Russia.
In un'intervista rilasciata alla rete televisiva russa «Vesti» alla vigilia dalla sua visita a Mosca, Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti rispettano la Russia e vogliono costruire con Mosca un rapporto «da pari a pari». Obama ritiene che le relazioni russo-americane «negli ultimi anni abbiano lasciato a desiderare». Ora, con il suo arrivo alla Casa Bianca, è il momento di ripartire da zero: «La Russia - ha spiegato - è un grande Paese, con una cultura e delle tradizioni straordinarie, e resta una delle principali potenze al mondo, con un potenziale enorme per mantenere la stabilità e la prosperità della comunità internazionale».
La visita di Obama al Cremlino rappresenta per il nuovo presidente Usa anche un test di politica estera. E, nei giorni passati, non sono mancate parole dure da parte di Obama nei 
confronti di Putin. In un'intervista all'Associated Press il presidente Usa ha dichiarato: «È importante che Putin capisca che il vecchio approccio da guerra fredda nelle relazioni Usa-Russia è passato di moda, che è il momento di avanzare in una differente direzione». Obama ha anche aggiunto che Putin ha ancora un piede nel passato. Piccata la replica di Putin: se davvero gli Usa vogliono fare progressi nelle relazioni con la Russia, ha spiegato il premier russo, devono fornire non buone intenzioni ma fatti concreti, come la revoca del progetto di scudo antimissile in Europa centro-orientale e la revisione della politica di allargamento verso Est della Nato.
Sul fronte russo, in un videomessaggio pubblicato sul sito del Cremlino, Medvedev, in vista della visita di Obama, ha riflettuto sull'evoluzione delle relazioni russo americane nel tempo. «La nuova amministrazione, guidata dal presidente Obama - ha dichiarato Medvedev - sta mostrando la volontà di cambiare la situazione e di costruire relazioni più efficaci e più affidabili». Noi, ha aggiunto «siamo pronti a fare la nostra parte».
A Mosca il presidente Obama farà anche un importante discorso alla Università Economica della capitale per dare la sua visione dei rapporti tra l'America e la Russia. Un discorso destinato soprattutto ai cittadini russi, nel tentativo di attenuare l'ostilità di fondo nei confronti degli Stati Uniti.
E, alla visita di Obama a Mosca, sono dedicate le copertine dei settimanali «The Economist» e «Time». «Benvenuto a Mosca», titola «The Economist» che, in un editoriale, sottolinea la necessità per Obama di rimanere fermo nell'arginare le ambizioni russe di dominare i paesi che si trovano sui confini meridionali e occidentali. Riferendosi alla Georgia e all'Ucraina, l'Economist sottolinea come entrambe abbiano «il diritto di scegliere il loro amici»; Obama deve mettere in chiaro che «non tollererà tentativi di destabilizzare i loro governi. E gli europei potrebbero dare un aiuto diversificando le forniture di gas e petrolio, in modo che la Russia non sia tentata di chiudere i rubinetti».
Possono essere amici? Si chiede invece il Time. «La guerra fredda - scrive il settimanale - è storia ma la Russia e gli Stati Uniti ancora si scontrano troppo spesso. È giunto il momento di aggiustare le relazioni».
Obama dal Papa
Il presidente Usa ha detto di considerare «un grande onore» il suo incontro del 10 luglio in Vaticano con Benedetto XVI, sottolineando il suo apprezzamento per la «leadership straordinaria» mostrata dal Papa sui temi come «la pace in Medio Oriente, la lotta alla povertà, i cambiamenti climatici e l'immigrazione». Obama ha messo l'accento sulla profonda influenza che la Chiesa cattolica ha nel mondo e in America. «Il Papa - ha spiegato - è un leader che fa opinione su una gamma così ampia di temi da estendere ben oltre il mondo cattolico la sua influenza». Anche con il Vaticano, però, non sono mancate frizioni, soprattutto in materia di aborto e sull'abolizione delle restrizioni sui finanziamenti federali per la ricerca sulle cellule staminali. In un'intervista al quotidiano cattolico «L'Avvenire», pubblicata venerdì 3 luglio, riflettendo sulle critiche espresse dalla Chiesa e dai vescovi cattolici americani, Obama ha spiegato che difenderà «sempre con forza il diritto dei vescovi di criticarmi, anche con toni appassionati. E sarei felice di ospitarli qui alla Casa Bianca a parlare dei temi che ci uniscono e di quelli che ci dividono, in una serie di tavole rotonde. Ci saranno tuttavia sempre ambiti nei quali non sarà possibile trovare pieno accordo». CONTINUA ...»
