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In serata, alla cena dedicata ai temi internazionali, i leader del G8 si sono detti «seriamente preoccupati dagli eventi in Iran», ribadendo il «totale rispetto per la sovranità» del Paese mediorientale, ma deplorando, allo stesso tempo, la violenza post-elettorale, «che ha portato alla perdita della vita di cittadini iraniani». Gli Otto Grandi sollecitano la Repubblica islamica a «risolvere la situazione attraverso un dialogo democratico sulla base dello stato di diritto». I leader politici ricordano inoltre a Teheran «i suoi obblighi nel contesto della convenzione internazionale dei diritti civili e politici», e considerano «inaccettabili» le restrizioni per i media, le detenzioni ingiustificate dei giornalisti e i recenti arresti di cittadini stranieri in Iran. Dura condanna anche perle dichiarazioni del presidente iraniano Ahmadinejad che negavano l'Olocausto e per il test nucleare nordcoreano dello scorso 25 maggio.