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L'agenda del G-8 affronta il nodo sviluppo con i Paesi emergenti

dall'inviato Gerardo Pelosi

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9 luglio 2009

L'AQUILA - Archiviati, almeno per ora, i temi della crisi economia e della condanna all'Iran postelettorale, il G8 si allarga ai temi della crescita e dello sviluppo e, per la prima volta, invita al tavolo le grandi economie emergenti Cina, India, Messico, Brasile e Sudafrica, oltre all'Egitto, Paese arabo moderato. Un Berlusconi rinfrancato dalle paole di apprezzamento di Barack Obama e che è passato indenne al primo difficile test del vertice presiede questa mattina la sessione di lavoro G8 con i paesi emergenti e l'Egitto per affrontare la questione degli aiuti allo sviluppo dei cambiamenti climatici e della ripresa del negoziato commerciale Doha round. Sul clima l'intesa tra Ua e Unione europea rappresenta il punto di forza per convincere anche i grandi "inquinatori" come Cina, India e Brasile di assumersi precisi impegni per la riduzione dell'80% delle emissioni di Co2 entro il 2050. Sul commercio si tratta di riprendere un negoziato che la crisi economica ha reso sempre più difficile. Una colazione di lavoro tra il GT14 e le istituzioni finanziarie internazionali (Banca mondiale, Fondo monetario, Wto, Ocse, Onu e Wto) affronterà i temi delle nuove fonti di crescita e dello sviluppo fissando nuove priorità per gli aiuti all'Africa che privilegino la realizzazioni concreta di infrastrutture e una più stringente rendicontazione. Sulla sicurezza alimentare la presidenza italiana punta a un impegno complessivo per 15 milairdi di dollari nei prossimi anni. Nel pomeriggio il G14 insieme ad Austrralia, Indonesia e Corea del Sud nel formato Mef (Major Economies Forum) trornerà sui temi dello sviluppo, del clima e del commercio per il quale è stato inviato il direttore generale del Wto Pascal Lamy. In serata i leader parteciperanno a una cena offerta dal presidente del Repubblica Giorgio Napolitano All'Aquila.

La prima giornata del vertice si è chiusa con un bilancio positivo per il premier Silvio Berlusconi che avrebbe confidato di essere stato ampiamente ripagato delle "tante amarezze" delle ultime settimane per gli scandali delle feste a Palazzo Grazioli. Il tema delle polemiche che lo hanno visto protagonista, Berlusconi lo ha affrontato anche nel corso dei lavori del vertice. Parlando agli altri sette leader Berlusconi avrebbe detto:"Sapete tutti benissimo che mi attaccano sul piano personale ma state tranquilli perché rimarrò alla guida di questo Paese per altri quattro anni".

9 luglio 2009
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