In caso di un terremoto di ampie dimensioni, i leader mondiali verrebbero trasferiti in elicottero nella capitale. Un bunker sotterraneo è stato allestito per difendere i big da eventuali attentati terroristici
Le scosse di terremoto che negli ultimi giorni hanno colpito l'Aquila, dove si svolgerà dall'8 al 10 di luglio la riunione del G8, destano qualche preoccupazione nelle autorità italiane. In caso di terremoti con notevole capacità distruttiva, già sono stati approntati piani di emergenza.
Secondo quanto riferito da alcune agenzie di stampa, Governo, Protezione civile e forze di sicurezza hanno organizzato piani alternativi in caso di imprevisti. A partire dalla possibilità di spostare il vertice a Roma, nella sede del ministero degli Esteri, dopo un repentino trasferimento dei leader mondiali in elicottero. Il piano di evacuazione si attiverebbe in pochissimi minuti: i velivoli messi a disposizione dalle Forze Armate non decollerebbero soltanto dall'Aeroporto di Preturo, ma anche dallo stesso piazzale interno al complesso della Guardia di Finanza che ospita il vertice, dove sono stati allestiti due eliporti. Lo spostamento in aereo, precisano le fonti, spetterebbe solo ai capi di Stato e di Governo, mentre per il trasferimento delle delegazioni verrebbe usata l'autostrada.
L'organizzazione del vertice ha anche pensato alla sicurezza dei leader mondiali in casi di un eventuale attacco terroristico. Se dovesse scattare la procedura di evacuazione per un ipotetico attentato, una delle ipotesi sarebbe quella di radunare tutti i leader in un bunker sotterraneo di 38 ettari, a diversi metri da terra. Il bunker potrebbe anche essere usato per il pernottamento di alcuni capi di Stato presenti all'Aquila. Il sistema di sicurezza contro eventuali incursioni di manifestanti e no global, invece, sarà garantito oltre che dagli 14.000 uomini schierati anche da una serie di blocchi stradali.