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Dalle ampie vetrate affacciate sulla 53rd Street governa il dipartimento architettura e design del MoMa. Alla larga dalla banalità. Come quando ha curato la mostra "Design and the Elastic Mind" che per la prima volta ha contaminato la creatività classica con medicina, biotecnologie, rielaborazione dell'alimentazione in chiave futuristica, esponendo opere di designer poco più che ventenni, che ama aiutare a farsi conoscere. Strenua sostenitrice del made in Italy, non sopporta chi si lamenta sempre dell'Italia: «Basta con l'automortificazione, non è vero che il nostro paese stia perdendo inesorabilmente terreno». Bello crederle.